Era tornato a vivere con i genitori dopo aver perso il lavoro, ma questa decisione sarà la sua rovina per circa 4 mesi.
Il padre, un settantenne, è stato accusato di aver tenuto segregato il figlio in casa per 4 mesi. Il padre infatti, dopo che il figlio, 39 anni, era tornato nell’Alto Reno nella sua casa, Natale, lo ha chiuso in soffitta per insoddisfazione della sconfitta lavorativa.
L’indagine in Francia è scattata dalla telefonata della madre, la quale accusava il figlio di aver percosso il padre con botte e calci. Da li però la grave ed imprevista scoperta dell’accaduto.
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Perde il lavoro improvvisamente e torna dai genitori: avrà una brutta sorpresa, per 4 mesi segregato in casa
Il figlio infatti aveva colto l’occasione per dichiarare alle forze dell’ordine le torture che aveva dovuto subire. Padre e figlio sono stati poi trasportati in ospedale, dove i medici hanno riscontrato un gravissimo stato di denutrizione del quasi quarantenne.
Il padre si è giustificato per le angherie nei confronti del figlio, dicendo che lo avrebbe fatto perché stanco che questi non facesse nulla per trovare un lavoro, cosi voleva punirlo e fargliela pagare, per fargli capire che non lo avrebbe mantenuto lui senza una entrata economica fissa.
Il litigio è scaturito dal momento che il figlio, approfittando della distrazione del padre, dopo circa 4 mesi chiuso in cantina, è riuscito ad uscire, ma è stato colto sul fatto dal genitore a mangiare. Da li sono partiti gli schiaffi ed i pugni e sono state successivamente avvisate dall’altro genitore le forze dell’ordine. Anche la madre è complice dunque dell’abuso.
Il 70enne dovrà ora rispondere davanti al giudice per l’eccessiva ed ingiustificata punizione.