Matrimonio in lockdown: la festa salta prima di iniziare

Avevano organizzato tutto alla perfezione, considerato ogni cosa, tranne l’arrivo dei carabinieri. Il matrimonio salta.

Uccide la moglie con tanta violenza, poi è lui a chiamare i carabinieri
Fonte foto: (Pixabay)

Siamo in Campania, Castellammare di Stabia, a metà tra Napoli e Sorrento, in linea di massima. Gli sposi, non residenti in Campania, avevano organizzato tutto alla perfezione. La cerimonia religiosa officiata nella giornata di ieri, ed il banchetto di nozze previsto per oggi. Ma come? In zona rossa? Nel pieno di un lockdown nazionale? Ma i novelli sposi avevano pensato davvero a tutto, anche a come raggirare la misura restrittiva.

L’idea era quella di far passare gli invitati al banchetto come ospiti di un albergo, il cui titolare chiaramente stava al gioco. Il banchetto di nozze, quindi, sarebbe stato un semplice pranzo per gli ospiti di un hotel della zona stabiese. Perfetto. Purtroppo per gli sposi però, nonostante l’astuzia dimostrata, il banchetto non è mai iniziato, perchè a precederli sono stati i carabinieri, che compreso il raggiro hanno di fatto fermato tutta l’organizzazione dell’evento.

LEGGI ANCHE >>> O ti vaccini o ti licenzio: il mondo del lavoro ai tempi del Covid

LEGGI ANCHE >>> Individuata ulteriore variante Covid in Gran Bretagna: più trasmissibile dai bambini

Matrimonio in lockdown: quanti banchetti saltati negli ultimi mesi

Non è certo la prima volta che episodi del genere succedono nel nostro paese, nei mesi di restrizioni si è visto davvero di tutto, ogni genere di trovata pur di raggirare il divieto di pranzare o cenare insieme, che sia per una ricorrenza o per una semplice rimpatriata familiare e non. Molti, troppi i casi finora scoperti dalle forze dell’ordine. Dal mitico pranzo di famiglia in area di servizio, quando non ci si poteva trovare altrove alle feste proibite in case o sale noleggiate in maniera del tutto illegale.

E poi i matrimoni, feste, festine, tutto e di più. A niente si rinuncia, nemmeno quando l’emergenza sanitaria, vieta, per il bene di tutti, determinati eventi. E’ il nostro paese, certe cose, qui come altrove, capitano, quasi obbligatoriamente.

Gestione cookie