L’Iss lancia l’allarme, la fase di decrescita del contagio, ha subito un rallentamento, bisogna correre ai ripari.
La gente vai in strada, si trattiene, fa compere, spende, va al bar, un po’ovunque, centri commerciali, tutto, ovunque, sempre e comunque pieno. Folla ovunque, anche oggi che in teoria dovrebbe esserci la zona rossa su scala nazionale. Sono giorni ormai che ognuno fa il comodo che gli pare. Se ci fossero, oggi pub, ristoranti aperti come nelle normali condizioni, sarebbero pieni anche quelli, con grande soddisfazione degli imprenditori, giustamente e grande rammarico da parte del Governo e dell’Iss.
Il contagio è si in fase calante, ma quel calo, sta rallentando, sintomo che qualcosa nelle premure e nel rispetto delle regole da parte degli italiani è cambiato. Chiaramente questi giorni prefestivi non hanno di certo contribuito a tenere a bada il virus, che anzi avrà di certo avuto vita facile tra le migliaia di anime ammassate un po’ovunque, tra strade dello shopping, centri commerciali e grandi store. Come se niente fosse.
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Coronavirus, l’allarme dell’ Iss: Brusaferro lancia l’allarme
“Dopo una diminuzione della Rt ora abbiamo una sorta di stabilizzazione – ha dichiarato Silvio Brusaferro, presidente dell’Iss – la riduzione è davvero lieve con un lieve incremento dell’Rt che è ora a 0.9. Alcune regioni come Lazio e Lombardia hanno un Rt instabile e il Veneto ha con un numero di nuovi casi che sembra di nuovo elevato. Serve abbattere l’incidenza dei casi e l’impatto sul Servizio Sanitario Nazionale”
Lo stesso Brusaferro, poi, lancia una ultima indicazione a tutti gli italiani, in occasione di questi giorni di festa: “Limitare il numero di persone è importante. Non si tratta di una imposizione ma di un richiamo al buon senso. Più aumentano le dimensioni delle aggregazioni più aumenta il rischio“.