Il Presidente del Consiglio ha fatto il punto della situazione trattando i temi all’ordine del giorno e di maggiore interesse.
Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio, ha affrontato tutti i temi più cari agli italiani, temi affrontati nelle ultime settimane, in una intervista rilasciata ad una nota trasmissione televisiva. Il premier ha parlato di ogni cosa, dalla possibilità concreta di un nuovo lockdown a gennaio se i numeri dei contagi non dovessero calare, fino alla data presunta dell’apertura delle scuole, stimata per il prossimo 7 gennaio.
“Ho raccomandato perché ci sia un’apertura differenziata scuola per scuola, paese per paese. Nel segno della flessibilità: è l’unica possibilità che abbiamo per evitare criticità che si concentrano anche sui trasporti” ,ha dichiarato Conte. Questione spinosa quella della scuola perchè si scontra regione per regione con problematiche diverse, tra le quali quella quasi predominante dei trasporti, una situazione, purtroppo, ancora tutta da chiarire.
LEGGI ANCHE >>> Silvio Berlusconi sull’attuale situazione politica: Conte molto abile
LEGGI ANCHE >>> Conte deve ascoltarci, altrimenti saranno guai per lui: l’ultimatum di Renzi
Coronavirus, l’annuncio del premier Conte: “Difficile gestire certi momenti, quando ho visto i morti…”
Conte racconta dei momenti difficili alla guida del paese, nei mesi più bui dell’epidemia. L’aumento spropositato dei casi, poi le scelte forti, le zone rosse, il lockdown nazionale. Poi racconta dei primi morti e la sofferenza di chi è costretto a dover prendere delle decisioni, spesso anche impopolari per il bene della popolazione tutta.
Poi il premier si concentra sull’immediato futuro, partendo dalle misure prese per questo specifico periodo, spingendosi poi fino al prossimo gennaio: “Se dovesse arrivare un’impennata, una terza ondata o una variante che faccia sbalzare l’RT, allora ci troveremmo facilmente in zona rossa o con misure più restrittive. Ma in una situazione come quella attuale forse dovremmo affrontare gennaio-febbraio con una certa tranquillità“.