Sono in pochi a conoscere una storia incredibile e davvero particolare riguardante l’ex calciatore e attuale allenatore Walter Zenga, papà di Andrea al GF VIP
Un personaggio noto e molto amato che non ha bisogno di presentazioni, Walter Zenga è stato un grandissimo portiere di calcio ed è attualmente un allenatore: in questi giorni si parla molto del figlio Andrea al GF Vip, ma c’è un aneddoto poco noto riguardante il padre davvero particolare.
Una carriera incredibile, ricca di soddisfazioni e di successi, Walter ha legato il proprio nome alla squadra dell’Inter, società che più di tutte gli ha dato la possibilità di dimostrare il proprio talento e tutta la bravura, le doti che hanno contributo a renderlo tanto noto ed amato dai tifosi.
Ma la carriera di Walter è anzitutto ricca di forza volontà, determinazione, coraggio e voglia di migliorarsi, delle caratteristiche che sono presenti in lui sin dalla giovanissima età e che sono proprio legate alla storia che lo vede protagonista.
Figlio di Alfonso, portiere del Napoli nel periodo 1945-1946, è quest’ultimo che crede in lui e lo porta ad incontrare e conoscere il mondo del calcio in età precoce.
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Quella di Walter Zenga è una grande storia di sport, di passione e di grandi successi, con una carriera alle spalle davvero incredule che continua tutt’oggi, sebbene nelle vesti di allenatore.
Tutti gli appassionati di calcio conoscono le gesta che hanno reso grande il portiere, affermatosi nella lista dei migliori italiani, ma sono in pochi a sapere da dove è partita questa meravigliosa storia e soprattutto con quale particolare aneddoto.
Come detto, è il papà a fargli muovere i primi passi nel calcio, in un’età davvero precoce. Ecco che a soli 9 anni infatti, Walter nella Mecallesi 1927 di Milano, la società da cui partire la sua scalata al successo.
Tuttavia, il cartellino che riporta la data di nascita di Zenga è falsificata, giacché la voglia di giocare è tanta da spingere a non scrivere 28 aprile 1960, ma 1959.
A spiegarlo è proprio Walter in un’intervista riportata dal Corriere della Sera: “Falsificai la mia data di nascita, dicendo che ero del ’59 e non del ’60. Perché allora, se avevi meno di dieci anni, il calcio agonistico non lo potevi fare. Poi mio padre sistemò le cose”.
Un episodio davvero particolare che, stando a quanto dichiarato da Walter, fu il papà a risolvere ma che ben spiega quale fosse la determinazione e la voglia di arrivare di quel bambino che poi, nella sua Inter che lo prese da lì a poco nel settore giovanile, è diventato un gradissimo del calcio.
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