Una violenta esplosione poi la sensazione che qualcosa di grosso fosse successo, paura nei dintorni. Fabbrica in fiamme.
Una fabbrica di fuochi d’artificio sarebbe esplosa in provincia di Chieti. Sul posto i vigili del fuoco sono prontamente intervenuti per sedare le fiamme. Si temono delle vittime. Sul posto sono arrivati i soccorsi, tutti gli agenti e gli operatori del caso per provare a salvare quante più persone possibili in pericolo. Ancora ignote, chiaramente le cause dell’esplosione. Il lavoro delle forze dell’ordine è teso ad evitare vittime.
Al momento non si hanno informazioni precise circa la portata dell’evento, si sa solo che potrebbero esserci delle vittime e che i vigili del fuoco sono all’opera per provare a sedare l’incendio derivante. Si lavora senza sosta insomma, per provare a risolvere nel migliore dei modi possibili una situazione che appare, al momento abbastanza drammatica. Nelle prossime ore si avranno di sicuro maggiori dettagli circa tutta la vicenda.
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Un forte boato: la fabbrica già scenario di altri incidenti in passato
Purtroppo arrivano conferme circa la presenza di almeno tre vittime dovute all’esplosione della fabbrica di fuochi d’artificio di Rieti. La situazione era da subito apparsa grave, con le forze dell’ordine intente a sedare le fiamme. Ma si era abbastanza consapevoli del fatto che la situazione potesse aver causato delle vittime. Ora si lavora ancora senza sosta per provare a capire l’entità dell’esplosione, e dei danni a cose e soprattutto a persone.
Dai #VVF mi arriva la notizia di una esplosione a Casalbordino in un deposito di esplosivi. 3 vittime purtroppo a quanto si apprende a caldo. Ringrazio il comando di Chieti visitato in ottobre per il servizio che stanno svolgendo. Un sincero abbraccio alle famiglie delle vittime.
— Carlo Sibilia (@carlosibilia) December 21, 2020
Il quotidiano locale Il Centro, in merito alla vicenda avrebbe riportato una notizia, secondo la quale il titolare della fabbrica, Gianluca Salvatore, nel 2010 è stato indagato per lesioni gravissime e violazione delle normative anti infortunistiche. I fatti si riferiscono ad una vicenda che ha avuto luogo nell’ottobre dell’anno precedente, in cui sul piazzarle antistante la fabbrica, rimasero feriti un chimico ed un operaio impegnati nella procedura di inertizzazione di un razzo luminoso. L’operazione provocò una esplosione in cui rimasero feriti i due dipendenti, per fortuna senza conseguenze per la fabbrica.