Una vicenda di incredibile violenza che ha sconvolto la comunità circostante. Un litigio, forse scaturito da un diverbio. Poi la tragedia.
Un diverbio, forse alla base della lite, un litigio violento che ha portato alla più grande delle tragedie. Siamo in provincia di Bergamo, due cugini, conviventi, di 51 e 73 anni. Una convivenze difficile forse, un rapporto non del tutto limpido tra i due. Sta di fatto che dopo un accesa lite, la donna 51enne aggredisce l’uomo 73enne. Lo aggredisce con estrema forza prendendolo a martellate. L’uomo muore, di fatto, sul colpo, ma la donna ha un piano.
Il litigio, l’aggressione, l’uomo che cade mortalmente ferito, ma la donna torna in se, chiama i soccorsi, avverte i carabinieri delle condizioni di salute di suo cugino, sentitosi male, non sa cosa fare è disperata. Le forse dell’ordine arrivano sul posto e per l’uomo non c’è più niente da fare. Ma la situazione non è chiaramente quella descritta dalla donna, tutto sembra essere abbastanza chiaro, forse anche troppo.
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“Si è sentito male” : La donna è stata arrestata
Una vicenda assurda, dall’inaudita violenza. La vittima, un professore in pensione, che cade sotto l’aggressione a colpi di martellate della sua stessa cugina. Un rapporto forse logorato, segnato da dissidi, questo è ciò che dovranno scoprire le forze dell’ordine che indagano sul caso. La donna è stata arrestata, gli interrogatori, probabilmente forniranno ulteriori dettagli agli inquirenti che in ogni caso dovranno far luce sull’accaduto.
Violenza su violenza come troppo spesso ormai accade. Ovunque fatti di cronaca che sconvolgono l’opinione pubblica, spesso molto più vicini di quanto possiamo immaginare. Da Bergamo, l’ennesima testimonianza di quanto, l’uomo possa farsi bestia, ed uccidere come nulla fosse.