Alla fine il tanto atteso provvedimento del Governo è arrivato, duro e deciso, cosi come si immaginava nelle aspettative.
La stangata del Governo sulle festività natalizie, alla fine è arrivata. Annunciata, poi ritirata, poi ancora annunciata e poi ancora ritirata. Un valzer di dichiarazioni e posizioni che ad un certo punto ha finito per stancare gli italiani, convinti che ormai non si potesse avere da parte dell’esecutivo, un piano certo e deciso contro il persistere dell’epidemia che da quasi un anno tiene sotto scacco il paese e si può dire ormai, l’intero pianeta.
Le decisioni, abbastanza dure se si considera il tipo di ricorrenza di cui parliamo, prevedono una zona rossa nei giorni festivi e prefestivi, ed una arancione per tutti gli altri. Questo per tutta la durata delle festività. I tratti delle zone sono chiaramente sempre gli stessi, divieto di uscire senza valida motivazione, divieto di spostarsi tra comuni e tra regioni, aperti soltanto negozi di prima necessità e supermercati, ed inoltre farmacie, barbieri, parrucchieri, lavanderie e tabaccai.
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Buon Natale con restrizione: l’eccezione per salvare la cena di Natale
Riconoscendo per l’ennesima volta quanto gli italiani siano ora costretti a fare dei sacrifici per il bene di tutto il paese, Conte ed il suo Governo hanno però concesso agli italiani una piccola eccezione per ciò che riguarda il ricongiungimento con i propri cari nei giorni clou delle feste. La possibilità di accogliere in casa, due persone con un minore di 14 anni, per ogni nucleo familiare. Dando quindi spazio alla possibilità di ricongiungimenti moderati.
Per il resto la zona rossa farà tutto il resto, sempre che ci siano opportuni controlli, sempre che la gente rispetti tutte le misure, e sempre che si comprenda che tutto questo, dovrebbe, nelle intenzioni del Governo, portare ad un graduale ritorno alla normalità.