Una storia terribile che vede protagonista una donna, presa da chissà quale istinto, pensiero, che smette di vivere volontariamente.
Una terribile storia che arriva dalle Marche, da Agugliano, in provincia di Ancona. Una mattina qualunque, come tante, quelle di una vita praticamente passata insieme. La colazione, quella di tutti i giorni, il rito del risveglio, l’incontro per la colazione, come una sorte dei saluto al nuovo giorno, la cosa più usuale di questo mondo, gesto ripetuto e più e più volte, per anni, per decenni. Ma qualcosa oggi è stato diverso, oggi non era un giorno come tutti gli altri.
La donna, 60enne, si intrattiene con suo marito per colazione, sorseggiando magari quel caffè che di prima mattina rappresenta il giusto modo di iniziare la giornata. Poi si congeda dal congiunto, deve cambiarsi, e sale al piano superiore. Ma non è vero, non andrà a cambiarsi. Salirà in mansarda, fin dove possibile, fin dove l’appartamento lo consente, e stringendo a se chissà quale pensiero, quale ricordo, si lascerà cadere nel vuoto.
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L’ultimo caffè con suo marito: l’ultimo pensiero, quello che nessuno potrà mai conoscere
Un volo di dieci metri, nessuna possibilità di scampare alla morte. Il marito spaventato dal rumore l’ha vista li, chiamato i soccorsi con la furia e la premura del caso, ma ormai per la sua cara moglie, non c’è più niente da fare. Una sabato mattina come gli altri, questo poteva essere, a ridosso del Natale, momento di bilanci e malinconie. Restare in famiglia, godere di quel calore che altrove non esiste, non può esistere, e invece tutt’altro.
Cosa passa per la testa di chi sta per lanciarsi, o lasciarsi cadere, o in procinto di premere un grilletto, quale sarà stata l’ultima immagine. La comunità, piombata nel dolore, si interroga.
