Tornano finalmente a casa, a Mazara del Vallo, i 18 pescatori. Dopo circa 3 mesi di terrore potranno finalmente riabbracciare i loro cari.
Hanno lasciato oggi la città portuale di Bengasi i 18 pescatori sequestrati in Libia dalle truppe militari del generale Khalifa Haftar.
La missione lampo del Ministro degli Esteri Luigi Di Maio e del Premier Giuseppe Conte ha dato frutto. I pescatori hanno lasciato il porto di Bengasi solo nella notte, attendendo il ricarico dei pescherecci, fermi ormai da 108 giorni e alla velocità di navigazione delle imbarcazioni di circa 10 nodi, dovrebbero arrivare domenica sulle coste della Sicilia.
I familiari dei pescatori intanto hanno festeggiato euforicamente la liberazione e attendono con ansia di poter riabbracciare i propri cari e di passare con loro le festività natalizie.
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I pescatori lasciano Bengasi: Finalmente ritornano verso casa!
Il primo contatto radio con l’Italia è stato effettuato ieri da Pietro Marrone, il capitano della “Medinea”,con il padre ed armatore Marco Marrone, il quale ha spiegato la difficile situazione nel quale versavano nelle carceri libiche: “In questi 108 giorni abbiamo cambiato quattro carceri in condizioni sempre più difficili. L’ultimo dove siamo stati era al buio, ci portavano il cibo con i contenitori di metallo. È stato davvero molto complicato: accendevano e spegnevano le luci, a loro piacimento”.
“Ieri sono venuti a prenderci e una guardia ci ha detto: ‘Preparatevi che dobbiamo andare via’. La stessa cosa era già successo circa un mese fa, quindi nessuno di noi ormai ci credeva”.
Prosegue il capitano: “Dopo l’annuncio che saremmo stati liberati ci siamo preparati: abbiamo fatto la barba, ci siamo fatti prestare qualche bottiglia di shampoo, ci siamo lavati, ci hanno portato qualche tuta. Poi a bordo di un pullman ci hanno portato dalle nostre ‘varcuzze’ . Stanotte finalmente, dopo avere ricaricato le batterie, abbiamo acceso i motori e siamo partiti. Adesso non vediamo l’ora di tornare a casa”.
Conclude: “Quando ci hanno detto che sarebbe arrivato il presidente Conte ci hanno anche dato del cibo migliore, ma quello vero lo abbiamo mangiato ieri sulle nostre barche. Siamo felici, stiamo tutti bene, e non vediamo l’ora di arrivare a casa dai nostri familiari e dai nostri amici. Grazie a tutti”.