Il governatore del Veneto ha dichiarato, dati gli ultimi allarmanti numeri dei contagi, una ulteriore stretta pre-natalizia.
Un Natale sempre più tinto di colore rosso quello che si prevede.
Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha oggi comunicato una nuova ordinanza che anticipa la stretta del Governo:
“Chiusura dei confini comunali dopo le ore 14 dal 19 dicembre fino al 6 gennaio” precisa il governatore.
In questi giorni Zaia aveva già espresso la volontà al Governo che il Veneto diventasse zona rossa, soprattutto dopo il sempre più alto numero di decessi e di terapie intensive occupate.
Questo a dimostrazione che è sempre più diviso il pensiero riguardo a chiusura ed apertura, sia all’interno del Governo che tra le regioni stesse.
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Veneto, Zaia comunica una nuova stretta a partire da questa settimana
Queste erano state le parole del governatore: “Servono restrizioni massime fino all’Epifania, se non ci pensa il governo le faremo noi”.
Ed ha proseguito: “Sì, situazione pesante, con più di tremila ricoverati. È come se quasi sette ospedali grandi di provincia fossero orientati Covid. Evidentemente non abbiamo più paura di morire…”.
L’esempio del Veneto è stato seguito anche da San Marino, dove l’orario per il cenone di Capodanno sarà previsto fino all’1 di notte.
Lo ha anticipato il segretario della Sanità Roberto Ciavatta: “Purtroppo non ci sono delle misure che scientificamente garantiscono una diminuzione dei contagi. Molto del dibattito attorno alle misure è usato appositamente per fare polemica, spesso e volentieri lo vediamo in Italia, di matrice politica”.
E conclude con la successiva proposta di far aprire prima i locali: “Oggi uscirà un decreto sull’ampliamento dell’orario di apertura per l’ultimo dell’anno, perché abbiamo ritenuto, insieme alla struttura sanitaria che piuttosto che chiudere a mezzanotte e lasciare che gli avventori facessero il brindisi fuori dal locale, meglio è che restino all’interno con le dovute misure di sicurezza, mascherina e distanza.”