Finti casting per abusare delle attrici: arrestato regista dalla mano lunga

Finti casting per agganciare ragazze che sognavano il mondo de cinema ed invece si ritrovavano un regista fasullo.

Ciack
Ciack (Facebook)

Una storia da commedia sexy anni ’70, un finto regista, impresario e qualsiasi cosa il caso richiedesse, che mette in piedi una finta produzione. Titolo del film fasullo, azienda fasulla, e tutto in pratica fasullo, soltanto per agganciare giovani aspiranti attrici, e di fatto, tra una finta prova e l’altra, abusarne. Un bacio di qua, una toccatina di la, ed il gioco è fatto, fino a quando le ragazze, scoperto il trucco, hanno denunciato il fantomatico uomo del cinema.

Finti annunci di casting, con al centro, quasi fosse una garanzia, la “Trend Communications”, una agenzia inesistente, ma presente soltanto sul web, di cui il fantomatico uomo di cinema si spacciava per titolare. I titoli dei film farlocchi erano tra i più banali possibili: “La forza dell’amore”, “Un gioco pericoloso” e “Miele amaro”. Lui 48enne originario di Frosinone, selezionava le candidate e poi partiva la vera e propria truffa, pianificata nei minimi dettagli.

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Il nostro uomo dello spettacolo si improvvisava, regista, talent scout o titolare di agenzia cinematografica in base al piano che aveva deciso di far scattare. Alla fine, si contano quattro episodi di molestie sessuali, avvenuti a Milano, e per l’uomo scattano le manette. L’indagine scatta con la denuncia in procura di una 18enne che aveva di fatto effettuato tutto il percorso, dall’invio di foto al successivo colloquio conoscitivo, diciamo cosi.

Due incontri, uno in un fast food dove il finto regista raccontava la finta sceneggiatura del film. Questa era  creata ad hoc per provare scene di bacio o comunque di piccanti effusioni, ed un atro presso un ufficio ad ore. Basta poco alla ragazza per comprendere di cosa si tratti, e subito scattano denuncia e manette.

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