La sveglia continua a suonare: la mamma scopre che il figlio non respira più

Aveva solo 30 anni Francesco ed è morto nel sonno. Non aveva malattie pregresse o non sapeva di averle, era un poliziotto.

Francesco Magali

Non aveva malattie pregresse, era un poliziotto. O almeno non sapeva di averle e nessuno le ha mai riscontrate, nemmeno durante i severi controlli sanitari prima di essere arruolato in Polizia. Francesco Magali aveva solo 30 anni e non si è mai più svegliato dal sonno in cui era entrato quella sera. E oggi è lutto alla Questura di Genova.

Un decesso tanto improvviso quanto inatteso quello del giovane in forze alla squadra Volanti. I familiari sono sconvolti, così come gli amici e i colleghi che tutti i giorni condividevano con lui le strade del capoluogo ligure.

Ad accertare le cause del decesso potrebbe essere ora l’autopsia: a chiederla i familiari che vogliono chiarezza su quanto accaduto.

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La sveglia continua a suonare: la mamma prova a svegliarlo, inutilmente…

E’ stata la mamma del giovane a fare la tragica scoperta. La donna era andata a svegliarlo nella sua camera nel casa di famiglia a Grosseto dopo essersi accorta che l’agente era in  ritardo e la sveglia continuava a suonare senza che nessuno la spegnesse. Quando è entrata in camera, la mamma ha scoperto che il figlio non respirava più. Inutili i successivi soccorsi arrivati subito dopo: Francesco era già morto.

Il ricordo commovente dell’Agente da parte della Questura di Genova. “Il suono della sirena era quello che più di qualsiasi altra cosa al mondo riusciva a farti battere forte il cuore, con l’espressione trasognata di un bambino quando vede passare la macchina della Polizia. Si, perché tu questo lavoro hai iniziato ad amarlo sin da bambino […]

“Sei cresciuto con la divisa cucita addosso, come dicevano tuo padre e tua madre, sei cresciuto con l’esempio di papà Giuseppe, il tuo “super poliziotto” e la guida di mamma Masina, attenta e premurosa come solo una mamma sa fare” hanno scritto i colleghi sui social, aggiungendo: “Siamo certi che anche lassù ti distinguerai per il tuo coraggio, il tuo altruismo e per il tuo splendido sorriso”

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