I resti dei corpi trovati in valigie in un campo alle porte di Firenze apparterrebbero ad una coppia prima uccisa e poi sezionata.
Dai primi riscontri degli investigatori potrebbe essersi trattato di una vendetta, una macabra vendetta della malavita albanese. Troppo presto per parlarne ma ci sono indizi che portano a quel carcere, Sollicciano. Lì è recluso il figlio di quella coppia che presumibilmente è finita uccisa e messa nelle valigie ritrovate nei campi adiacenti la zona. I due albanesi erano venuti in Italia per fare vistita al figlio in carcere e ai familiari, ma erano scomparsi, nel 2015.
“Ho parlato con i carabinieri e sto aspettando le risposte da loro per andare a fare il test del Dna”. Lo ha detto Dorina Pasho, figlia di Shpetim e Teuta Pasho. “Non avrei bisogno di parlare con nessun giornale finché non escono le cose vere dalle forze dell’ordine presenti – ha aggiunto la donna -, chiediamo tranquillità perché non sappiamo nemmeno noi se” i corpi rinvenuti “siano loro o meno”.
Dorina Pasho vive a Castelfiorentino, anche lei aveva ricevuto la visita dei genitori in quel novembre di cinque anni fa.
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Valigie con resti umani: ecco di chi sarebbero i corpi “tagliati con una sega industriale” Uccisi e sezionati
La coppia potrebbe essere stata prima rapita e poi uccisa, circa un anno fa. I cadaveri sarebbero poi stati tagliati con una sega industriale; quello dell’uomo presenta un profondo taglio alla gola, sarebbe stato ucciso. Stessa sorte per la moglie, che sarebbe stata massacrata di botte mentre era distesa a terra e poi strangolata. La donna, di mezza età, deceduta da almeno un anno, sarebbe stata distesa poco prima del decesso. Sopra il suo corpo si sarebbe seduto l’assassino, facendo pressione sullo sterno. Poi il killer l’avrebbe presa a pugni. Sul volto e sulla testa della donna ci sarebbero numerose escoriazioni e contusioni. Diverse le costole fratturate accertate dall’autopsia.