Il responsabile del reparto di malattie infettive del Sacco di Milano, parla delle nuove proposte di chiusura per Natale.
Primario del reparto di malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, ha raccontato in una intervista ad un noto quotidiano, quanto le previsioni rispetto al calo del numero dei contagi fosse diverso rispetto a ciò che vediamo in questi giorni. Si immaginava, spiega Galli, una discesa molto più decisa dei contagi, e invece ancora oggi ci ritroviamo con una situazione di criticità in alcune regioni ed un dato nazionale non del tutto soddisfacente in vista delle festività natalizie.
Quello che sta succedendo, spiega Galli, probabilmente non era stato preventivato, altrimenti non avremmo avuto un cambio di posizione cosi netto anche nel Governo, nel giro di pochi giorni. Il Comitato Tecnico Scientifico, ha evidentemente valutato quanto la situazione non corrispondesse alle proiezioni effettuate, e quindi oggi, propone una serrata totale, per non arrivare in affanno a gennaio, quando si partirà, se non prima, con i vaccini.
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Coronavirus, la posizione di Galli: “Basta parlare di obbligo sui vaccini”
“Dovremmo innanzitutto smetterla di discutere dell’obbligo o meno. Investiamo piuttosto in informazione evitando un muro contro muro tra posizioni che sono nocive alla causa. Bisognerebbe persuadere e spiegare in maniera trasparente, altrimenti finiremo in difficoltà anche in questo caso. Oltretutto sul vaccino necessitiamo di una partecipazione molto vasta per ottenere un risultato. L’alternativa è avere una parte della popolazione protetta, un’altra riluttante alla vaccinazione e il virus che continua a sottoporci a costi economici e organizzativi che potremmo evitare con una campagna fatta davvero bene”. Spiega Massimo Galli.
Insomma è chiaro che si potrebbe fare tanto, ma davvero tanto anche per ciò che riguarda la campagna per i vaccini, ma questo al momento è soltanto una proposta.