Non rinunciava mai al sorriso, alla voglia di vivere, ma la malattia è stata più forte di tutto, strappandolo dall’amore della sua famiglia.
La vita strappata via a soli 8 anni, quando tutto è gioco, tutto è divertimento, sorrisi, abbracci di mamma e papà e quella spensieratezza che probabilmente non tornerà più. Il piccolo A. ha lottato con tutte le sue forze, fino a quando ha potuto, fino a quando la malattia ha scelto di portarlo via, strapparlo da quel mondo fantastico che era la sua vita. I suoi peluche, i pinguini, le reti dove poter saltare, ancora e ancora e ancora.
I genitori, affranti, straziati dal dolore hanno voluto ringraziare tutti quelli che si sono presi del piccolo in questo suo terribile percorso. I medici, gli infermieri, le strutture ospedaliere. Tutti quelli che in questi mesi, in questi anni, hanno offerto il proprio sostegno, una parola, un abbraccio, uno sguardo di comprensione. Oriago di Mira, in provincia di Venezia, si stringe intorno ai genitori del piccolo, in un ultimo affettuoso, interminabile abbraccio.
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Gli amati pupazzi e quel sorriso da leone: Lottava da 3 anni contro un male senza pietà
Non si può morire ad 8 anni, non si può lasciare tutto cosi, ed andare, rinunciare al futuro, agli affetti, all’amore, per una malattia che non lascia scampo. Il piccolo ci lottava da 3 anni, e nonostante tutto non aveva mai perso coraggio e voglia di sconfiggere quella brutta bestia. Tutto era partito dalla gambe, qualcosa che i genitori pensavano potesse essere naturale, dolori fastidi, fase di crescita pensavano.
Ed invece il male si stava annidando nel piccolo, fino a consumarlo, fino a togliergli la forza ed il desiderio di lottare. Il male ha preso il sopravvento, ma il suo sorriso, quello vivrà per sempre e non sarà mai dimenticato.