Reggio Calabria, schede elettorali votate…da persone morte!

Condannata la falsità in atto pubblico e reati elettorali. Arrestati consigliere comunale e presidente di uno dei seggi.

Scoperti in un’indagine della Digos della questura di Reggio Calabria voti effettuati da persone anziane che risultavano poi però già decedute.

Proseguono intanto sul caso le indagini della Digos che ha sequestrato del materiale al fine di confermare le varie accuse riguardanti le elezioni svoltesi al Comune di Reggio Calabria il 20 e 21 Ottobre.

Nel corso dell’operazione sono stati posti sotto arresti domiciliari un consigliere regionale, Antonino Castorina ed il Presidente di uno dei seggi elettorali, Carmelo Giustra.

Reggio Calabria, schede elettorali falsate e voti schedulati di persine decedute

L’ordinanza di applicazione della misura cautelare è stata emessa dal gip presso il Tribunale di Reggio Calabria ed eseguita dagli agenti della Questura, con il supporto del Compartimento Polizia Postale e delle Telecomunicazioni di Reggio Calabria e del Reparto Prevenzione Crimine Calabria.

«A Reggio Calabria alle ultime elezioni comunali hanno votato anche i morti». È quanto afferma il presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra in merito all’operazione della Procura di Reggio Calabria che ha portato all’arresto del consigliere comunale del Pd Antonino Castorina e del presidente di un seggio elettorale.

«Si capisce che la Calabria è un’emergenza democratica da affrontare con durezza? O si muta approccio, o non se ne uscirà per troppo tempo ancora».

«Le elezioni amministrative svoltesi a Reggio Calabria il 20 21 ottobre vanno annullate senza se e senza ma». Lo afferma, in una nota anche Klaus Davi, candidato a sindaco in occasione delle ultime comunali.

Davi critica poi il primo cittadino, Giuseppe Falcomatà: «In tutti questi mesi di nostre continue denunce, il sindaco di Reggio Calabria è stato zitto, muto, silente. Non una parola su quanto trapelava abbondantemente dai giornali in merito ai brogli presuntamente messi in atto dai suoi uomini di fiducia.”

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