La questione rischia di alimentare forti dissidi all’interno della maggioranza, che convoca una riunione d’urgenza.
Cosa succederà a Natale? e Capodanno? Non è ancora certo. Quello che invece è sicuro, è che il Governo, oggi più che mai non sa ancora bene che pesci prendere, non per il cenone si intenda, ma rispetto alla linea da mettere in campo per quelli che sono considerati i giorni più vivi delle festività, quelli più sentiti, quelli in cui, per intenderci è più alto il rischio di pericolosi colpi di testa da parte dei cittadini, tentati da visite, pranzi, cenoni e quant’altro.
Giuseppe Conte, prima favorevole ad una moderata apertura per quei giorni, poi forse spaventato da alcuni ministri circa l’irrazionalità della misura, e dalla Germania che si appresta ad entrare in lockdown, si è espresso in un fragoroso dietrofront, chiedendo al Parlamento di esprimersi sulla questione e, di fatto, prendere una decisione in merito. Ultima mossa, convocazione per questa mattina di un tavolo tecnico tra ministri, comitato scientifico ed ovviamente rappresentanti della maggioranza.
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Altro che cenone, a Natale chiudo tutto: Si teme per i folli assembramenti di questi giorni
A turbare la riflessione generale del Governo, sono anche le immagini degli ultimi giorni di shopping, passeggiate e centri commerciali super affollati di questi ultimi giorni. Realisticamente non si ha tanta fiducia nel rispetto di determinate regole da parte dei cittadini per i giorni più caldi delle festività. Di conseguenza si starebbe addirittura pensando di portare tutto il paese in zona rossa, o arancione per quei giorni.
La decisione spetterà al tavolo che tra qualche ora si riunirà per decidere il da farsi rispetto ad un momento tanto decisivo per la salute generale del paese ed il processo di lotta al terribile virus.