Il macabro ritrovamento nel fiorentino, dove il proprietario del terreno ha casualmente effettuato la terribile scoperta.
Il ritrovamento di resti umani in stato di “saponificazione” all’interno di una valigia: questa la macabra scoperta in un terreno esterno al carcere di Sollicciano, a Firenze.
Ad effettuare il ritrovamento per primo è stato casualmente il proprietario del terreno, il quale ha immediatamente avvisato le autorità competenti.
La valigia, modello rigido, è stata abbandonata sul terreno fra il perimetro del carcere e l’autostrada Firenze-Pisa-Livorno.
Immediatamente sono iniziate le indagini sul fatto, che coinvolgono il nucleo operativo di investigazione del comando provinciale di Firenze e della compagnia Firenze Oltrarno.
L’area di campagna dove è presente il terreno è stata immediatamente delimitata per permettere di iniziare le indagini, che comprendono anche il coinvolgimento della scientifica.
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Macabra scoperta in un campo: valigia conteneva resti umani “saponificati”, indagini aperte
Il processo di “saponificazione” del corpo è una modalità forma una sorta di involucro viscido che permette al cadavere di mantenere integro l’aspetto esterno migliorando anche la conservazione degli organi interni.
Un metodo spaventoso, che si potrebbe paragonare, per la sua crudeltà, a ciò che i nazisti facevano con i corpi degli ebrei, “saponificandoli” in modo tale da ottenere un sapone fatto con il grasso del loro corpo. Questa modalità veniva chiamata dai tedeschi con l’acronimo RIF. Questa modalità fu addirittura riportata come prova incriminante nel Tribunale di Norimberga.
Dunque possiamo affermare che questo omicidio sia stato sicuramente efferato nella sua modalità e dato il cosi grande ed imponente paragone con il sistema nazista, probabilmente vi saranno nei prossimi giorni notizie maggiori e più complete sul fatto, oppure rimarrà il tutto avvolto nel mistero, chiuso, sigillato in quella piccola valigia.