Recovery plan, ora Renzi dà l’aut aut: “Conte si fermi…”

Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, si dice pronto a far cadere il governo se il premier non farà un passo indietro sulla task force: “Vuole pieni poteri come Salvini?”.

Former Italy’s Prime Minister Matteo Renzi is pictured during a confidence debate at the Senate (Photo by Andreas SOLARO / AFP) (Photo credit should read ANDREAS SOLARO/AFP via Getty Images

Ora la parola crisi (forse) non è più tabù. Nonostante la pandemia e nonostante tutto. La questione della task force non è andata giù al leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che in un’intervista al Pais torna a far tremare i polsi a tutta la maggioranza. Sul piatto c’è la tenuta di un governo che, da quando è diventato Conte II, non ha forse mai affrontato un tale periodo di instabilità.

L’aut aut dell’ex premier è chiaro: “Se Conte vuole pieni poteri come Salvini, io dico no“. E questo nonostante i tentativi di chiarimento del presidente del Consiglio, che ha precisato come la governance sui fondi europei non voglia in alcun modo sostituire governo, Parlamento o Consiglio dei ministri. Ma Renzi non è convinto. E si dice pronto a far cadere il governo se il premier non farà marcia indietro.

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Recovery plan, ora Renzi dà l’aut aut: “Il premier viaggia contromano”

Renzi pone una ragione sull’irrequietezza di Italia Viva: “Questo non è un problema di posti, che pure mi hanno offerto… Il meccanismo del dibattito sulle regole istituzionali non può essere compensato con un piccolo accordo”. Niente di irreparabile comunque: “Sta viaggiando in contromano su un’autostrada. Ma se recupera la lucidità e frena su questa misura assurda, siamo pronti a ragionare sulla questione”. Resta il fatto che qualche fantasma si aggira in maggioranza.

Uno spettro evocato indirettamente ma che ha un nome e un cognome. Conte infatti, spiega Renzi, ha ricevuto la conferma alla premiership “dopo che, un anno e mezzo fa, avevamo fatto un’operazione in Parlamento contro Salvini“. A Conte va dato atto di aver lavorato in tempo di pandemia anche se “in alcune cose lo ha fatto meglio che in altre”. Quello che è inaccettabile, secondo il leader di Italia Viva, è “che in nome dell’emergenza, 10 mesi dopo il suo inizio si arroghi tutti i poteri dello Stato per spendere questi 200 miliardi. Abbiamo rimosso Salvini per questo”.

L’auspicio, dunque, è che Conte “si fermi”. Pur assicurando di non lavorare per una crisi, Renzi ribadisce il concetto anche al Messaggero: “Ci sono duecento miliardi di euro che appartengono ai nostri figli, che noi prendiamo in prestito aumentando il debito pubblico e che servono per il futuro dell’Italia. Non accetto che qualcuno voglia spenderli alla chetichella, senza passare dal Parlamento. E non accetto che qualcuno possa esautorare il
governo con task force e poteri sostitutivi”. Avviso ai naviganti.

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