La tragedia in provincia di Pesaro. Dopo il delitto, l’uomo si è recato in centro storico per lanciarsi dalle mura medievali, morendo poco dopo.
Orrore a Novilara, in provincia di Pesaro, dove una donna è stata ritrovata priva di vita, con la gola tagliata. L’ipotesi è che sia stato suo marito, uno di 44 anni di origini marocchine, che si è tolto la vita gettandosi dalle mura del borgo vecchio del paese marchigiano. Gli inquirenti che indagano sulle due morti seguono la pista privilegiata dell’omicidio-suicidio. Un caso che ha destato scalpore e sconcerto nella tranquilla cittadina del Pesarese.
La tragedia si sarebbe consumata in mattinata, mentre i due figli della coppia erano a scuola. L’uomo, a quanto risulta scarcerato da sole due settimane, avrebbe dapprima assassinato sua moglie, tagliandole la gola, per poi dirigersi verso il centro città, arrampicarsi sulle mura storiche e lanciarsi nel vuoto. I soccorsi sono stati immediati ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Il decesso è avvenuto poco dopo l’arrivo in ospedale.
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Orrore a Novilara, sgozza la moglie poi si uccide in pieno centro: la coppia aveva due figlie
Sull’orribile fatto indagano ora i carabinieri. I quali stanno cercando di snodare il complesso filo della vicenda, per ricostruire il movente e la dinamica dell’omicidio della donna. Il corpo sarebbe stato ritrovato nella cucina della loro abitazione, in una pozza di sangue. L’ipotesi è che per mettere in atto l’omicidio, sarebbero stati utilizzate due differenti lame. Due coltelli, infatti, sarebbero stati ritrovati nella stessa stanza del cadavere.
Le ragioni del gesto sono per ora ignote. Anche sulla quotidianità familiare non sono ancora note informazioni rilevanti. Secondo indiscrezioni, rilevate da Il Resto del Carlino, pare che l’uomo fosse sottoposto a un divieto di avvicinamento alla moglie, originaria della Sardegna. Questo, a ogni modo, non avrebbe impedito all’uomo (scarcerato da poco, dopo un arresto forse proprio per aggressioni alla moglie) di essere avvistato più volte nei pressi dell’abitazione della consorte.
Di certo, al momento, c’è solo la tragedia delle due bambine della coppia, di soli 7 e 12 anni. Le piccole sono state temporaneamente affidate ai servizi sociali, che le hanno prese in custodia dopo che le Forze dell’ordine le avevano intercettate al ritorno da scuola. Un dramma familiare che, dopo la violenza, chiede il tributo del dolore.