Un migrante quindicenne scaricato al casello con solo una maglietta e dei calzoncini. Un residente lo accoglie in casa e chiama i carabinieri.
Un dramma, ma con uno sprazzo di solidarietà che riscalda più di un riparo dal freddo. Quello che ha offerto un residente di Imola, nel Bolognese, a un ragazzo dell’Afghanistan, di quindici anni appena. Un migrante, partito dal suo Paese e letteralmente scaricato a un casello autostradale della città emiliana, vestito con solo una maglietta mezze maniche e un paio di calzoncini. Il ragazzo, dopo aver vagato al freddo, ha suonato alla porta di un’abitazione, incontrando qualcuno disposto ad aiutarlo.
L’uomo, quando ha aperto la porta, si è trovato di fronte a un adolescente che tremava dal freddo, senza sapere una parola né di inglese né tantomeno di italiano. Dopo averlo accolto in casa e avergli regalato dei vestiti, il residente ha allertato i Carabinieri che, immediatamente, hanno chiesto al ragazzo di raccontargli la sua storia, grazie all’aiuto di un mediatore linguistico.
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Dall’Afghanistan a Imola: il lungo viaggio del migrante quindicenne
Il giovanissimo migrante ha raccontato ai militari di essere scappato dal suo Paese, l’Afghanistan, e di essere arrivato in Italia con un traghetto dalla Grecia. Lì sarebbe arrivato dopo un lunghissimo viaggio, a piedi o con mezzi di fortuna, attraverso i Balcani. I carabinieri hanno quindi affidato il minore ai servizi sociali, che lo hanno accolto e sistemato in una struttura per minorenni, al riparo dal freddo e dalla paura.
Il ragazzo è stato anche visitato a un pronto soccorso locale, risultando provato e denutrito ma complessivamente in discrete condizioni fisiche. Nota di merito al cittadino che lo ha accolto, svegliato da qualcuno che bussava alla sua porta nel cuore della notte e per nulla intimorito dal trovarsi di fronte una persona sconosciuta.
Il cittadino lo ha fatto entrare in casa, offrendogli cibo e vestiti caldi. Un gesto che è giusto raccontare, specie in un momento storico in cui di esempi di solidarietà c’è bisogno come il pane. Quello che l’uomo ha diviso con un ragazzo che ora avrà un futuro anche grazie a lui.