Il sindaco di Lizzanello, provincia di Lecce, contesta le normative: “Mia madre è da sola in un’altra città. Asimmetria nel regolamento”.
Altro che regole. Piuttosto che lasciare la mamma da sola, il sindaco di Lizzanello, Fulvio Pedone, ha deciso di andare incontro alle sanzioni. Il primo cittadino della città del Leccese correrà il rischio. Perché sua madre “è sola e vive in un altro paese” e “anche a costo di pagare la sanzione prevista per il divieto di spostamento tra comuni” trascorrerà il Natale con lei. Parole forse non casuali. Da un lato, infatti, i limiti fisiologici del Dpcm. Dall’altro, la decisione di contestarle apertamente da parte di una carica pubblica.
Inevitabile che a Palazzo Chigi le dichiarazioni del sindaco non abbiano fatto piacere. Sul fatto della contestazione, però, il primo cittadino di Lizzanello chiede di andarci cauti. “Non sono io che invito a contravvenire il Dpcm, ma è il Dpcm che per come è strutturato viola i principi fondamentali. Così facendo, difatti, il Dpcm non può più invocare il diritto alla salute quale principio presupposto alla privazione della libertà avendo autorizzato quello che in questi giorni prenatalizi è drammaticamente sotto gli occhi di tutti: file e assembramenti impropri!”.
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Natale, il sindaco sfida il Dpcm: “Limitazioni solo per i legami familiari”
Il principio adottato dal sindaco è semplice: in casa rispetterebbero le disposizioni (in quanto meno del numero ritenuto eccessivo per le riunioni familiari) e al di fuori, l’evidenziazione di un neo nel provvedimento. Che, così com’è, non consentirebbe alla donna, vedova e sola in casa, di trascorrere il Natale con il figlio.
Del resto, è proprio su questo punto che insiste il primo cittadino: “Il Ministro Di Maio si è arrabbiato alla mia provocazione di voler trascorrere il Natale con mia madre, sola e vedova. Dispiace come il Ministro non si sia accorto dell’asimmetria dell’ultimo Dpcm: da un lato ha dato il via libera agli spostamenti per tutto il mese, in barba al rischio della terza ondata, dall’altro ha inteso contenere il contagio solo ponendo delle limitazioni ai legami familiari nel giorno di Natale”.
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