Clamoroso in Champions! A sospendere la partita sono i giocatori: ecco perché

I giocatori del Paris Saint Germain e del Basaksehir di Istanbul si sono fatti giustizia da soli sospendendo la partita. 

Foto Twitter

Non era mai successo in una competizione di così alta caratura: niente meno che la Champions League. I giocatori del Psg e del Basaksehir di Istanbul si sono fatti giustizia e hanno sospeso la partita. Non l’hanno mai più ricominciata, dopo solo 15 minuti di gioco. E il motivo sarebbe legato ad una frase razzista uscita dalla bocca dell’arbitro addetto al compito di quarto uomo. Un ‘negro’ lanciato verso un giocatore che non è piaciuto a nessuno, anche a chi aveva la pelle bianca.

Un gesto di solidarietà comune che ha visto tutti d’accordo. “O viene espulso il quarto uomo, oppure non torniamo a giocare” è stata la richiesta dei giocatori. Ma il quarto uomo è stato solo spostato in zona Var: troppo poco, per i giocatori e i dirigenti delle due squadre, andava espulso e doveva lasciare il campo. Non è successo, e a lasciare il campo sono stati tutti gli altri: partita sospesa.

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Clamoroso in Champions, a sospendere la partita sono i giocatori: la frase razzista dell’arbitro rumeno

Dopo solo un quarto d’ora di gioco il quarto uomo, il rumeno Sebastian Coltescu, avrebbe lanciato un insulto razzista verso il viceallenatore dei turchi Achille Webo, ex attaccante del Camerun. La frase ha subito scatenato la rabbia dei calciatori, soprattutto della stella parigina Mbappé e dell’attaccante del Basaksehir Demba Ba: quest’ultimo (come si vede in foto) è stato il primo a denunciare quanto accaduto.

L’Uefa aveva concesso tempo fino alle ore 22 per la ripresa della partita, ma il gioco non è più ripreso. «Il quarto uomo ha detto ‘negro’ davanti a tutti! Se il quarto uomo viene espulso dal campo, riprenderemo la partita. Se il quarto uomo resta sul terreno, il Basaksehir non rientrerà in campo»: lo ha dichiarato il presidente del Basaksehir.

Si è visto chiaramente Demba Ba rivolgersi verso il quarto uomo urlando: «Perché hai detto “ne**o”? Quando ti rivolgi a un altro non dici “ragazzo bianco”». A quel punto sono volati cartellini gialli e rossi. La decisione di lasciare il campo è partita dalla formazione turca ma il Psg ha seguito l’esempio immediatamente dopo. Oggi, 9 dicembre, il match potrebbe essere recuperato, con altri arbitri ovviamente.

 

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