Ha atteso che fosse solo, lo ha raggiunto e lo ha ucciso senza pietà! Notato poi dai passanti, sporco di sangue, è stato catturato.
L’ho ha ucciso a sangue freddo nella mattinata dell’8 Dicembre, circa alle 12.30, in Via Maggini ad Ancona. La vittima, Michele Martedí, era un ventiseienne, coetaneo del killer, Mattia Rossetti. Entrambi infatti si conoscevano e frequentavano da una vita.
Sembra che Rossetti abbia atteso il passaggio dell’ex amico in prossimità della sua abitazione e raggiunto poi in un vialetto, gli abbia sferrato vari fendenti con un coltello a serramanico tra il collo ed il torace, lasciandolo agonizzante in una pozza di sangue.
I passanti che circolavano hanno tentato di soccorrere Michele, ma sono stati scacciati dall’assassino. Proprio questi però hanno potuto avvertire le forze dell’ordine, nonché la prova lampante delle macchie di sangue sui vestiti dell’assassino.
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Ancona, uccide senza pietà l’amico di una vita: i deliranti motivi della follia
La ragione principale dell’omicidio sembra l’ipotesi di delitto passionale, infatti Rossetti accusava la vittima di avergli rubato la ragazza.
Secondo ciò che ha detto agli inquirenti però, Rossetti soffre anche di problemi psichici. A dimostrarlo alcuni video postati su Facebook dove delirante, inneggiava a Chester Bennington, cantante della band punk rock dei Linkin Park, morto suicida a Los Angeles nel 2017, ed al fatto che Michele Martedí fosse il colpevole della sua morte.
Michele faceva il parrucchiere ed era molto conosciuto in città per aver militato in varie formazioni di calcio a 5. Quelle 9 coltellate lo hanno strappato via per sempre dall’affetto della famiglia, quelle coltellato sferrate da chi lo conosceva da sempre e da quella persona con il quale aveva condiviso il banco alle medie.