Il ventiquattrenne di Ravenna, che ha subito due interventi per un tumore benigno al femore, porta a termine i suoi studi nel nosocomio di Forlì.
Non è stata una sfida ma il perseguimento di un sogno. La storia di Lorenzo, ventiquattrenne di Ravenna, è come la definisce lui stesso: un messaggio di speranza. Un segno tangibile di come la forza di volontà possa essere più forte della malattia. Lui, giovanissimo ma già da diversi mesi in lotta contro un tumore, la sua forza l’ha tirata fuori dalla sua passione.
Lo studio, duro e rigoroso, lo ha accompagnato nel rush finale verso la laurea. Fianco a fianco con un ospite indesiderato al quale lui ha risposto andando a prendersi ciò che voleva. Una laurea in Giurisprudenza ottenuta in ospedale a Forlì, il regalo più bello. Innanzitutto per sé stesso.
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Lo studio come cura: la sfida vinta di Lorenzo, laureato in video-collegamento dall’ospedale
Lorenzo è in ospedale dal 10 novembre scorso, dopo che questa estate gli era stato diagnosticato un tumore al femore. Giusto all’alba di quegli ultimi mesi di studio, già funestati dal virus ma che lui, con la forza dei suoi 24 anni, non ha pensato per un attimo di abbandonare: “Con tutte le sfortune di quest’anno – ha raccontato a Il Resto del Carlino – ho pensato che ci mancava anche questa. Ma è stata una crisi passeggera: mi sono subito fatto forza e ho pensato che era il momento di tirare fuori la grinta e non lasciarmi abbattere”.
La discussione in videocollegamento dall’ospedale, la proclamazione e poi i festeggiamenti con il personale dell’ospedale: “Sono stati felicissimi e commossi per me e voglio ringraziarli per quanto fatto”. Poi una dedica speciale, a sua mamma, scomparsa circa due anni fa. Un’altra prova difficile per il giovane avvocato ma che, dopo le complesse operazioni subite, ha tutta l’intenzione di riprendere il filo interrotto fuori dall’ospedale. Il tirocinio, poi la pratica, poi l’inizio di una carriera. Che con una forza d’animo così non potrà che essere luminosa.
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