Un’incredibile storia d’amore che testimonia come a volte tenendosi per mano, si può sconfiggere anche il coronavirus: insieme.
Si dice che l’amore possa oltrepassare ogni ostacolo, anche quando questo si chiama Covid. Si dice che insieme si combatte meglio, e si può vincere. Si dice che anche se hai 90 anni ma ne hai passati sessanta accanto al tuo amore, o sopravvivi o muori insieme. Sempre insieme, come Ivo e Livia. Insieme, racconta la figlia a La Nazione, sono ricoverati presso la stessa struttura, La Melagrana di Prato.
Che bella idea ricoverarli nella stessa stanza. La tenera foto che ritrae i due anziani coniugi mano nella mano nei loro letti è stata scattata dagli infermieri e poi inviata a uno dei figli della coppia. “Quando gli infermieri mi hanno mandato la foto di babbo e mamma che si stringono la mano – ha detto il figlio Andrea al quotidiano – è stato davvero emozionante, quasi non ci credevo. È la dimostrazione che i nostri genitori hanno una tempra fortissima e un grande amore l’uno per l’altro”.
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Sconfiggere il coronavirus a 90 anni si può, mano nella mano: “un attimo di vita impagabile”
I due anziani innamorati stanno per guarire, insieme. Il primo a finire in ospedale è stato il signor Ivo, che aveva problemi di cuore, diabete e pressione ed era convinto di non avere grandi speranze di uscirne vivo. La moglie Livia è stata ricoverata a distanza di tre settimane. “Il babbo – racconta il figlio – 28 giorni fa è stato ricoverato in ospedale per colpa dei suoi tanti problemi e a quel punto è emersa anche la positività al Covid. La situazione non era per niente buona e i medici ci avevano fatto capire che non sarebbe uscito vivo.
“La mamma – continua Andrea – una settimana fa ha avuto un’ischemia ed è risultata pure lei positiva al Covid. Dopo l’ospedalizzazione è stata ricoverata alla Melagrana e lì l’hanno sistemata nella stessa camera del babbo. Ora entrambi sono in via di guarigione”. I figli della coppia, in quarantena, possono comunicare solo al telefono con i genitori, hanno voluto ringraziare chi si sta prendendo cura di loro: “Ringraziamo gli infermieri e il personale che ci informano e sopperiscono con le immagini al vuoto della nostra presenza. Hanno colto un attimo della loro vita veramente impagabile”.