Svolta nelle indagini sul neonato abbandonato in una busta dentro il bidone della spazzatura, a Ragusa. Ecco chi è stato.
Oggi il piccolo sta bene ed è stato adottato da una famiglia che gli vorrà davvero bene. E chissà se quando sarà grande qualcuno gli racconterà di quanto è stato crudele e senza cuore il suo stesso padre. Speriamo di no. La mamma voleva abbandonarlo, sì ma in un ospedale: il compagno gli ha fatto credere di accontentarla ma poi ha pensato bene di chiudere il neonato in un sacchetto e di buttarlo in un bidone dell’immondizia. Di fatto voleva ucciderlo.
Ma poi evidentemente si deve essere pentito, un ultimo rigurgito di coscienza. E allora ha finto di trovarlo lui quel piccolo, e ha avvisato i soccorsi che hanno salvato il bambino. Una storia di crudeltà e ignoranza, una storia drammatica.
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Neonato chiuso in una busta e gettato nella spazzatura a Ragusa: il padre è agli arresti domiciliari
Il padre del neonato abbandonato era il macellaio che finse di averlo trovato per caso. Disse di aver trovato il piccolo, lo scorso 4 novembre. Aveva notato un sacchetto abbandonato di fronte alla sua macelleria e di essersi avvicinato per rimuoverlo credendo che contenesse spazzatura. Poi i gemiti, e la finta scoperta.
In realtà, l’uomo, legato sentimentalmente ad una donna di 41 anni, la sera del 4 novembre scorso, ha scoperto che la compagna aveva appena partorito. La donna – dicono gli investigatori – aveva chiesto all’uomo di lasciare il bambino in ospedale, lui invece ha deciso di metterlo in un sacchetto di plastica e trasportarlo fino a Ragusa, inscenando il ritrovamento.
Il padre del bimbo, 59 anni, è indagato per abbandono di minore e si trova ora agli arresti domiciliari.