Massimo Galli racconta di quanto sia subdolo il virus, quanto sa difficile comprenderlo e quanto stancante tutto il resto.
Intervenendo presso una trasmissione tv, Massimo Galli, responsabile del reparto di malattie infettive, dell’Ospedale Sacco di Milano, è intervenuto sul tema dei contagi da Covid19. C’è da dire, che, nonostante il calo evidente, non però omogeneo in tutte le regioni, questo porta in se comunque una serie di approfondite riflessioni, che lo stesso Galli condivide volentieri.
Galli parla di un virus subdolo, che gli italiani pensano di conoscere ma che invece non è cosi. Un virus che fin quando non lo incontri, o perchè colpisce te, o un tuo familiare, non riesci a comprendere, in quella che si potrebbe dire la sua fisionomia. Un virus che nonostante tutto, gli appelli, le misure ecc, non si è riusciti ad identificare come un vero e proprio nemico.
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“Stanco di consolare chi ha contagiato parenti”: Galli sorprende tutti con le sue dichiarazioni
Galli insomma si dice non certo deluso dagli italiani, ma forse dall’intero contesto che non ha saputo educare i cittadini ad una sana prevenzione ed alla giusta considerazione che si deve avere nei confronti di questo virus. Un virus che, ripete, non è quello che forse immaginiamo, è qualcosa che all’improvviso arriva e sconvolge tutto.
Lo stesso Galli si dice stanco, di consolare persone che magari si sentono in colpa per aver contagiato parenti, nonni, padri o madri, magari perdendoli anche. Non si è ancora compreso bene la natura di questo terribile virus insomma, questo è poco ma sicuro, secondo Galli.
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