Dalla Romania agli Usa: il monolite del mistero torna “a casa”

La strana scultura metallica riappare in California. E’ ancora giallo su chi ci sia dietro. E ormai il mondo ci scherza su

Monolite

A voler essere superstiziosi ce ne sarebbe per alimentare strane teorie. Il monolite del mistero, quello che appare e scompare qua e là nei luoghi più impensabili del Pianeta, è ormai un compagno di giornate più che un giallo da risolvere. Quasi più divertente capire dove apparirà la prossima volta che cercare di risolvere l’arcano di chi si diverte a piazzarlo. Una sceneggiatura che forse ha più in comune con Stanley Kubrick di quanto non sembri.

Dopo il deserto dello Utah, uno dei luoghi più aridi e spettacolari della Terra, il monolite di metallo, sia pure leggermente diverso, era comparso in Romania. Poi via anche da lì, per riapparire di nuovo negli Stati Uniti. Altra area impervia ma più accessibile, la Route 101, giusto a metà fra San Francisco e Los Angeles.

Un viaggio abbastanza lungo dai Carpazi, anche se la fattura del monolite “romeno” sembrava leggermente diversa. Per certi versi meno simile all’oggetto misterioso di 2001: Odissea nello spazio. Qui e là comunque, proprio come nel film.

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Dalla Romania agli Usa: il monolite del mistero riappare in California

Ora Pine Mountain, Atascadero, California. Ancora gli Usa, da dove il giallo è iniziato. A riferire la sua “comparsa”, il giornale locale Atascaderonews.com. Immediato l’assalto degli escursionisti, probabilmente più a caccia di selfie che di soluzioni. Ancora una volta, però, il monolite sembra diverso dall’originale. Scrive il sito americano: “Rispetto al fratello dello Utah, che era saldamente montato sulle rocce, questo sembra leggermente instabile”.

Una vicenda che sembra riguardare quasi quei murales firmati che apparivano all’improvviso nei luoghi più impensabili delle grandi città. Davanti agli occhi di chi l’ha vista, l’opera è apparsa sempre con la stessa precisione tecnica. Saldatura a ogni lato, forme perfettamente allineate. Niente di più, niente di meno.

Inevitabile che qualcuno abbia avanzato l’ipotesi del soprannaturale. Ma, a lungo andare, l’argomentazione non occupa più tanto spazio nel dibattito internazionale. A insinuarsi nei vari commenti è più che altro l’ironia, legata a un oggetto del tutto sconosciuto che riesce a guadagnarsi spazio nella cronaca di un mondo vessato da una pandemia.

Un diversivo che sembra funzionare. Anche se negli Stati Uniti vige il divieto di sempre: quello di porre installazioni (anche opere d’arte) sul suolo pubblico. Terrestri o no.

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