Taranto, l’addio al piccolo eroe: la rabbia e il dolore all’ombra dell’ex Ilva

Il bimbo, di soli 11 anni, è morto per un tumore al “Bambino Gesù” di Roma. Ai funerali, svolti nella sua Taranto, lo straziante saluto dei suoi compagni di scuola

Un fotogramma straziante, l’ultimo di una vicenda che commosso il Paese intero. E che ne ha suscitato la rabbia, oltre che il dolore. L’addio al piccolo V. 11 anni appena, morto per un raro tumore, è stato accompagnato da momenti che resteranno impressi per molto tempo nella memoria della Nazione.

L’immagine dei compagni di scuola del bambino, che scortano in lacrime il carro funebre, è il simbolo della tragedia. Quella di un bimbo coraggioso, che ha lottato fino alla fine contro un linfoma linfoblastico primitivo alle ossa. E anche quello di un quartiere, il Tamburi di Taranto, che ha voluto porgere l’ultimo saluto a V. Cresciuto come i suoi compagni all’ombra delle ciminiere dell’Ilva.

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Taranto, l’addio al piccolo eroe: il cordoglio del quartiere Tamburi

Il feretro del bambino, deceduto all’Ospedale “Bambino Gesù” di Roma, ha attraversato il quartiere prima di essere portato nel cimitero locale per la sepoltura. Un cammino voluto dalla famiglia, che lì ha vissuto e visto crescere V. e che, dal Tamburi, ha ricevuto l’affetto e il cordoglio. Una vicinanza manifestata anche dal personale medico che ha seguito il piccolo nei suoi ultimi giorni, sempre vissuti dall’undicenne con la ferrea volontà di potercela fare.

Ma c’è la rabbia, appunto, assieme al dolore. Perché, come ricordato dalla dottoressa Annamaria Moschetti, da sempre in prima linea per la tutela ambientale della città di Taranto, “V. viveva esposto alle sostanze ad azione cancerogena certa immesse nell’aria dall’impianto siderurgico costruito a ridosso della città”.

E lo stesso medico ha spiegato come sia plausibile che “l’esposizione alle sostanze cancerogene abbia determinato o concorso a determinare il cancro che ha ucciso il bambino”.

Un’ipotesi che torna ad alimentare il dibattito sugli impianti dell’ex Ilva, nei mesi scorsi al centro del caos fra Governo e ArcelorMittal. E da anni, tema portante di un contenzioso che contrappone la salute dei cittadini di Taranto al lavoro portato dal polo siderurgico.

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