Germania: c’era gente che volava investita da un Suv, anche una piccola di 9 mesi

La Germania rivive l’incubo di Berlino del 2016 e fa i conti con i morti a Treviri. Cinque per ora le vittime ufficiali.

La Germania è in lutto ed è spaventata. Rivive i drammatici momenti del 2016 quando a Berlino, in un mercatino di Natale, un tunisino si lanciò con un camion sulla folla: ci furono 12 morti e 56 feriti. Ieri, 1 dicembre, a Treviri la scena si è ripetuta, questa volta è stata una Range Rover impazzita a travolgere cose e persone. Ha distrutto la vita di cinque persone, una bambina di 9 mesi, una 25enne e tre adulti.

Questa volta sembra non esserci però una matrice terroristica. Il 51enne responsabile della strage è stato subito arrestato. Pare fosse un senzatetto che viveva in auto da qualche giorno, era ubriaco. La sua follia è al vaglio degli inquirenti, l’uomo non ha precedenti penali e abita nella zona del terribile investimento. Chi ha visto la terribile scena, ha parlato di “gente che volava”.

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Fra le vittime accertate – al momento 5 –  anche una bimba di appena 9 mesi. Ora l’uomo che ha provocato tutto questo sarà sottoposto a una perizia psichiatrica, dal momento che non si esclude una malattia, “di una costruzione psichiatrica” della realtà.

“Non vi sono indizi che lascino pensare a un movente politico, terroristico o religioso”, ha dichiarato il procuratore Peter Fritzen in conferenza stampa. Secondo le forze dell’ordine, l’autista, avrebbe mirato alle persone da colpire. “Si tratta del giorno più nero per la nostra città dalla Seconda Guerra Mondiale”, ha detto il sindaco Wolfram Leibe.

“Quello che è successo a Treviri è un fatto scioccante”, ha commentato su Twitter Steffen Seibert, portavoce della cancelliera Angela Merkel.

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