La 96enne ex senatrice di Rifondazione comunista è ricoverata a Bolzano. I partigiani: “Forza Lidia, siamo tutti con te”.
Il coronavirus irrompe anche nella memoria della Resistenza. L’ex partigiana Lidia Menapace, 96 anni, è infatti ricoverata in gravi condizioni presso l’ospedale di Bolzano, dove è stata ricoverata a causa del Covid-19. A riferirlo è il distaccamento dell’Associazione nazionale partigiani (Anpi) Alto Adige-Sudtirol, in un post apparso su Facebook: “Forza Lidia, forza partigiana, siamo tutti con te!”.
Giovanissima, prese parte alla Resistenza come staffetta partigiana, dedicandosi successivamente ai movimenti cattolici. Piemontese di nascita, si trasferisce presto in Alto Adige dove, nel 1964, diverrà la prima donna a essere eletta in Consiglio provinciale e, in seguito, nella giunta provinciale altoatesina come assessore alla Sanità. Nata Brisca, adottò il cognome con il quale è conosciuta dopo il matrimonio con il medico Nene Menapace.
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Coronavirus, grave Lidia Menapace: Rifondazione comunista scrive all’ex senatrice
Laureatasi nel 1945 in letteratura italiana, accanto al suo impegno politico ha proseguito la sua attività nei movimenti d’ispirazione cattolica, sposando in particolare la causa della Federazione Universitaria Cattolica Italiana (Fuci). Nell’ambito dell’associazionismo si è diramata anche la sua attività politica che lei, di stampo marxista, ha svolto prevalentemente in movimenti di sinistra, ricoprendo anche incarichi istituzionali.
La sua esperienza come senatrice risale invece alla metà degli anni Duemila. Eletta nel 2006, a 82 anni, nel gruppo parlamentare di Rifondazione comunista – Sinistra europea. Ricoprendo, peraltro, l’incarico di Componente della 4ª Commissione permanente (Difesa). La carica di senatrice la manterrà per due anni, fino al 2008, terminando la permanenza a Palazzo Madama tre anni prima di entrare nel Comitato Nazionale dell’Associazione nazionale Partigiani (2011).
La stessa Rifondazione comunista ha diramato un messaggio per Lidia Menapace, ricordandone il passato nelle file partigiane e augurandosi che “riesca a superare anche questa difficilissima prova”.
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