I casi diminuiscono ma il numero dei morti resta costante. Nel frattempo nel paese cresce il malumore per le misure anche a Natale.
Il numero dei contagiati, di quelli che insomma, ancora oggi stanno contraendo il virus è nettamente i calo, sui dati nazionali ed in linea di massima in tutte le regioni, anche se qualcuna resiste con numeri che in linea di massima non sono del tutto gestibilissimi. La situazione generale insomma migliora, anche se al momento resta alto il numero dei morti.
Il numero dei deceduti, come anticipato, resta alto, e di fatto resterà cosi per alcune settimane ancora, almeno stando a sentire ciò che riferiscono gli esperti del caso. Un numero destinato a rimanere stabile ancora per qualche giorno, e che ci impone quindi la massima allerta anche nel corso delle festività natalizie. Dettaglio, quest’ultimo che non è troppo piaciuto alla maggior parte della popolazione italiana.
Coronavirus bollettino del 2 dicembre: tutti i dati dei contagi
I nuovi positivi sono 20.709, (con 207.143 tamponi effettuati), i morti sono 684 (contro i 785 di martedì). Intanto, continua il calo delle terapie intensive (-47) aumentano invece, per fortuna, i guariti e i dimessi (38.740, in tutto 823.335).
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Bollettino 2 dicembre: La preoccupazione dei cittadini? Cenone, regali e tutto il resto
Paradossalmente la gente, o almeno una bella fetta di popolazione, pure bella grande, sembrerebbe molto più impaurita dalla possibilità che questo Natale, possa non essere come tutti gli altri, tra cene, cenoni, regali, shopping ecc, che del virus stesso. Lo dimostra la folla per le strade, gli assembramenti sfrontati nei vari centri commerciali e tanto altro.
Cosa dovrà succedere per far si che la gente possa capire realmente quale pericolo si corre a non badare alla propria salute ed a quella di chi ci circonda? In questo momento come detto la situazione appare migliore, per ciò che riguarda i nuovi positivi. Restano i morti, ancora tanti e resta chi ancora combatte in ospedale, e che forse di queste festività nemmeno si accorgerà perchè preoccupato da ben altro.
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