Incredibile svolta nell’omicidio di Manfredonia dove è stato ucciso un 38enne. Il figlio di 7 anni lo ha ucciso per difendere la madre.
Ha difeso la madre e se stesso da quel padre che era tornato a casa ancora una volta ubriaco e ha iniziato a picchiare la moglie. Ha 7 anni, la procura ha scoperto cosa è successo in quell’abitazione di Manfredonia, ieri sera, 30 novembre. Il piccolo gli avrebbe dato una sola coltellata all’addome, risultata poi fatale. Ma come è arrivato un bambino così piccolo a compiere un tale gesto, è al vaglio degli inquirenti. Se un bambino arriva a tanto, è segno che ha vissuto dei traumi irracontabili.
C’è dunque una drammatica vicenda familiare dietro la morte di Mario Renzulli. Le prime informazioni parlavano del coinvolgimento di un bambino di 7 anni, suo figlio. Ma si stentava a crederci. Eppure. Lo stesso bambino è stato ricoverato in ospedale per lesioni ai denti, segno che il padre ha picchiato anche lui dopo la mamma.
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Lo ha ucciso il figlio di 7 anni! Svolta nell’omicidio di Manfredonia: ha difeso la mamma e se stesso dalle botte
Renzulli “è tornato a casa ubriaco e ha iniziato a inferire prima sulla compagna. Il piccolo sarebbe intervenuto nella discussione in difesa della mamma. Per sfuggire al patrigno, si è prima rifugiato in cameretta, poi inseguito dall’uomo è corso in cucina. Lì ha preso un coltello e, dopo essere stato raggiunto dal 38enne, lo ha colpito all’addome”, ha raccontato Angelo Salvemini, legale della famiglia del piccolo.
Il bambino non è imputabile per la sua giovanissima età. La mamma è stata interrogata dai carabinieri per tutta la notte. Renzulli aveva precedenti penali: venne coinvolto nell’operazione ‘Romanzo Criminale’ del 2013 con cui la polizia arrestò una banda che nel 2012 mise a segno diversi omicidi.
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