Il ministro si è espresso in merito alla possibilità di poter tirar tardi la notte di Capodanno, ovviamente non sarà cosi.
Il ministro per gli affari Regionali, Francesco Boccia, interviene in merito alla discussione cardine del prossimo dpcm, cosa sarà della notte della vigilia di Natale e di Capodanno. Ormai tutto ruota intorno ai due appuntamenti, e tutti vogliono di fatto sapere se nel corso di quella notte si potrà o meno stare fuori. Lo chiedono i cattolici per la messa di Natale ed i festaioli, ovviamente per cenoni e veglioni.
La risposta del ministro è ovviamente no, alludendo chiaramente all’impossibilità di dare vita a fonti di rischio estremo che possano in qualche modo compromettere l’ottimo lavoro finora fatto. Anche se, sottolinea nelle riunioni non ci sono ultimatum, ci si confronta, si parla, si fanno delle proposte, e poi alla fine tutti insieme si decide il da farsi.
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Coronavirus, il ministro Boccia sicuro: Sua la proposta della messa anticipata di qualche ora
Proprio Boccia, qualche giorno fa, aveva lanciato la proposta di celebrare qualche ora prima rispetto al classico orario le messe della vigilia di Natale, imponendo, per cosi dire, la nascita del bambino, anticipata di qualche ora. Ovviamente alla proposta sono seguite le proteste dei cattolici più ferventi e dei politici votati dagli stessi ferventi religiosi.
Al momento quindi, è possibile dire che la certezza su ciò che sarà di certe misure, non c’è ancora. Al momento, si naviga a vista, si ascoltano i pareri di tutti, e poi, alla fine, se non lo si è ancora già fatto, si stabilirà una linea, una condotta per gli italiani da seguire.
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