Tradisce e poi uccide compagna, la madre: “era lei che lo trattava come un cane”

La brutale vicenda di Roveredo, con una giovane donna uccisa dal marito che pensava la tradiva, assume assurdi toni.

L’orribile assassinio di Aurelia Laurenti, di 32 anni, uccisa dal marito Giuseppe Forciniti di 33 anni, si riempie di particolari spesso assurdi. La giovane donna, aveva raccontato il padre di lei, non tradiva suo marito, ma era invece il marito a tradirla. Lei aveva scoperto tutto e di fatto voleva lasciarlo. Era anche andata a vivere con i genitori, ma per il bene dei figli è ritornata da lui. Ma è stato peggio, perchè lui l’ha ammazzata con una tale violenza.

Giuseppe ha prima provato a difendersi, dicendo che un ladro era entrato in casa ed aveva aggredito la moglie ma poi ha confessato l’orrendo omicidio. La madre dei suoi figli, uccisa con brutale violenza. Ed oggi, la madre di lui quasi lo difende, dicendo che la donna lo trattava come un cane, che in qualche modo non lo trattava più come prima. Posizioni dure insomma, che di certo non fanno bene a tutta la vicenda, considerata l’enorme tragedia familiare.

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“Mio figlio trattato come un cane”: Lei si stava allontanando secondo la donna

La madre dell’assassino ricorda l’amore che c’era tra sua figlio e sua moglie, lei era innamoratissima di lui, ma poi qualcosa è cambiato. L’uomo si lamentava perchè lei non lo trattava più come prima, era sempre distratta, sempre presa dal suo smartphone, non accudiva i figli, non era più attenta e premurosa come prima. Qualcosa secondo la madre di Forciniti era successa, o stava succedendo.

La madre dell’assassino sembra quasi indirettamente voler giustificare le condizioni mentali che hanno accompagnato suo figlio fino al fatidico giorno dell’assassinio. Quando non ha avuto nessuna pietà della donna che ha tanto amato, della madre dei suo figli.

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