Natalino è l’albero di Natale che è stato acceso ieri a Bergamo. Un albero che ha mille significati: una favola.
Se solo Bergamo potesse parlare, quante storie avrebbe da raccontare. Storie di lavoratori, di sognatori, di contadini malinconici. E se dovesse raccontare il 2020 non sarebbe più una favola. Il coronavirus ha spezzato la vita di intere famiglie e chi è rimasto, a Natale più che festegiare, si concentrerà a pensare, e a sperare: in un futuro migliore dove i risultati di una vita sono la risposta a quello che si è fatto, e non una casualità o un virus assassino.
Ieri, sabato 28 novembre, Bergamo ha acceso il suo albero della speranza. Si chiama Natalino e proviene dai boschi delle alte valli. Sarà il punto di incontro tra generazioni, famiglie distrutte eppure mai dome. Nessuno si è mai arreso a Bergamo.
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La favola dell’albero di Natale a Bergamo: il Video commovente del nonno di Bergamo
Il progetto dell’alebro di Natale a Bergamo è del Distretto urbano del commercio, ogni anno con il patrocinio di Comune di Bergamo e Camera di Commercio, regala alla città le luminarie natalizie. Questa volta, però, l’albero è stato donato dalla Valle Seriana (Comunità Montana Valle Seriana, GAL Valle Seriana e dei Laghi Bergamaschi, Comune di Gorno, Vivi Ardesio e Promoserio agenzia di promozione di Valle Seriana e Valle di Scalve). Valli messe in ginoscchio dal coronavirus, valli che fanno ancora i conti di chi non c’è più.
L’abete alto 15 metri sarà il simbolo del Natale del centro e del progetto solidale «Accendi un sorriso» che accompagna una raccolta fondi che servirà ad incrementare il numero di pasti gratuiti che vengono garantiti nelle mense scolastiche. Un aiuto concreto a chi è stato messo in ginocchio dal coronavirus.
La favola di Natalino: il VIDEO commovente
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