Il ministro per gli Affari Regionali ha proposto di fatto di anticipare di due ore la messa del Natale, per ragioni di sicurezza.
Francesco Boccia, ministro per gli Affari Regionali, ha lanciato una proposta che fa storcere il naso a molti cattolici, e drizzare le orecchie all’opposizione, da sempre molto attenta al rispetto di certe tradizioni. La proposta del ministro servirebbe esclusivamente ad evitare eccessive presenze per le strade la notte di Natale. Una proposta legata insomma al rischio di troppe persone in strada dopo la funzione religiosa, in tarda ora. Parliamo di sicurezza insomma.
Anticipare di fatto le celebrazioni religiose di due ore. Per consentire alle persone che proprio non possono rinunciare alla messa natalizia di rientrare presso le proprie abitazioni in orario consono, in linea con le limitazioni in atto. Insomma Gesù nascerebbe qualche ora prima, non sarebbe un eresia, ha tuonato Boccia. Che tutto sommato bada principalmente alla sicurezza degli italiani, che potrebbero esporti a rischi realisticamente inutili.
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Coronavirus, il ministro Boccia propone: Attività invernali al sicuro
Le critiche non tarderanno certo ad arrivare, per una proposta che qualcuno potrebbe giudicare addirittura blasfema. Ma il ministro ha spiegato bene, che la vera eresia sarebbe rischiare sulla pelle degli italiani, perchè la sicurezza deve essere sempre la priorità. Boccia ha poi parlato delle attività invernali, al momento non attivabili. Si pensa ad uno stop di qualche mese, dice, ed in ogni caso, i gestori e gli imprenditori del settore, saranno coperti dalle misure economiche straordinarie emanate dal Governo.
Boccia fiducioso insomma rispetto alla possibilità che tra qualche mese si possa addirittura andare verso una stagione invernale, di fatto praticabile. Quello che si augura un intero settore dell’economia italiana insomma, sperando si possa davvero andare in questa direzione.
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