Nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne, si registra purtroppo l’ennesimo caso di femminicidio: per gelosia.
Oggi, 25 novembre, si celebra la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Un fenomeno che ha preso una piega drammatica, nell’ultimo anno i numeri spaventano: 81 femminicidi solo nel 2020. E ancora non si era registrato quello di Padova, di ieri, dunque sono tragicamente 82 le donne uccise solo quest’anno. Donne uccise per lo più per gelosia, da uomini che non accettavano di essere lasciati, uomini fragili che probabilmente non amavano abbastanza se stessi e gli altri.
A Cadoneghe, nel Padovano, un marocchino di 40 anni, magazziniere con regolare permesso di soggiorno, ha ucciso la moglie con una sola coltellata: al petto. Si chiama Jennati Abdefettah e ha chiamato lui stesso i carabinieri dopo l’orribile femminicidio. A scatenare la violenza sarebbe stata la gelosia. I tre figli che abitavano con la coppia sono stati affidati a un’amica della madre. Una famiglia distrutta.
Uccide la moglie con una coltellata: nel giorno in cui si grida stop ai femminicidi e alla violenza sulle donne
L’omicidio di Padova è solo l’ultimo di una lunga triste serie di femminicidi che si sono verificati negli ultimi anni. La data del 25 novembre come giornata contro la violenza sulle donne, venne ufficializzata dall’Assemblea Generale dell’Onu su iniziativa dell’Incontro Femminista Latinoamericano e dei Caraibi (a Bogotà nel 1981).
In Italia il colore associato all’evento è il rosso che viene abbinato a un paio di scarpe dello stesso colore: la manifestazione nel nostro Paese, che si celebra dal 2005, vede l’abbandono di scarpe rosse nelle principali piazze e luoghi della città. Scarpe vuote, per ricordare le vittime di violenze.
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