Una ragazza di vent’anni ha subito mesi di elettroshock ed un lungo ricovero presso una clinica psichiatrica, ma non doveva.
Chiusa in una clinica per presunti problemi psichiatrici che invece, non aveva. Lucy Dawson, 20 anni, ha vissuto una vita d’inferno, per un errore commesso da terzi.
La giovane donna, è stata rinchiusa per ben tre mesi. La diagnosi è arrivata dopo che lei aveva iniziato ad accusare mal di testa, mancanza di forze, vista annebbiata e confusione. Ma i suoi disturbi erano dovuti a tutt’altro.
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Rinchiusa in una clinica psichiatrica, ma per errore
Ha solo un anno in più di Beatrice, la diciannovenne italiana, che ora vivrà per sempre nei ricordi dei suoi cari e degli amici. Lucy Dawson ora sta bene, ma probabilmente vivrà per sempre con i traumi dei maltrattamenti subiti. Tre mesi di terapia, per quello che si credeva un disturbo psichiatrico, tra i trattamenti c’era anche l’elettroshock, poi, la diagnosi corretta.
Tutto nacque da un giorno in cui l’amica la trovò ridente in stanza, dopo che lei aveva spaccato quasi tutto ciò che la circondava. Subito, il ricovero. Il problema è che con il tempo le condizioni non miglioravano affatto e le crisi erano anche più forti. Una di queste causò una caduta dal lettino e la conseguente ustione al nervo sciatico che la rese parzialmenta disabile. Infatti Lucy, ha ora difficoltà nel movimento della gamba sinistra.
Dopo le dimissioni, le analisi hanno poi fatto scoprire a Lucy ed ai suoi cari, che c’era tutt’altro dietro. La ventenne ha soltanto un’encefalite anti recettori Nmda, vale a dire una malattia che si sprigiona quando gli anticorpi dal sistema immunitario attaccano i recettori che si trovano nel cervello. Ora la giovane è guarita, dopo i giusti interventi e punta a diventare una modella.
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