Come di consueto il venerdi è giornata di decisioni forti, ed alcune regioni sono pronte ad effettuare l’ennesimo salto.
Venerdi è arrivato, e con esso la certezza che lo scenario riguardante le zone con relativo livello di criticità legato all’emergenza, cambierà ancora. Notizie quasi certe, provenienti da ambienti vicini all’esecutivo parlano di un imminente spostamento di ben tre regioni in zona rossa. Provvedimento resosi necessario dopo lo studio dei dati arrivati ieri e che quindi hanno spinto a leggere la situazione in maniera tale da ritenere ulteriori interventi sul territorio.
Le tre regioni dovrebbero essere Puglia, Sicilia e Basilicata. I tre territori, già in passato, o meglio nelle ultime settimane avevano preso vivamente parte alle cronache italiane per alcune situazioni limite, causate anche dalle cattive abitudini dei cittadini, nel caso ad esempio della Sicilia e del suo capoluogo Palermo. Comportamenti che avevano spinto l’amministrazione comunale ad intervenire con appositi provvedimenti immediati.
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Coronavirus, nuovo venerdi di spostamenti: la stretta continua sul paese
Situazione molto particolare anche in Puglia, dove già da qualche giorno, ormai, i medici avevano chiesto l’intervento del Governo per passare in zona rossa, considerata la forte pressione che al momento c’è sulle strutture sanitarie. Iniziativa non accolta però dal presidente della regione Emiliano, che a quel punto ha chiesto che fosse lo stesso Governo a provvedere, affinchè in regione si potessero realizzare misure molto più stringenti.
Italia che si tinge di rosso insomma, settimana dopo settimana, in attesa che arrivi il 3 dicembre, giorno in cui, pare sia atteso un nuovo dpcm che potrebbe di nuovo allentare la presa delle misure, e restituire qualche libertà in più ai cittadini. Pochi giorni ancora quindi, posi si vedrà.
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