La vicenda arriva da Genova, ed ha davvero dell’incredibile, pur restando tra ciò che è concesso dalle misure.
La vicenda arriva da Genova, un fatto di cronaca che di sicuro avrà suscitato l’ira di molti e polemiche da parte di chiunque. Succede che all’esterno di una struttura che organizza una mensa per i poveri, si formi ovviamente una piccola coda, in attesa di effettuare man mano l’ingresso presso la struttura stessa. Ma stavolta l’intervento dei vigili urbani, ha verificato quanto fosse assolutamente fuori norma quel tipo di fila. Cosi, nonostante i numerosi avvisi, la situazione è diventata talmente critica da costringere gli agenti a multare le persone in fila.
Esatto, i cosiddetti poveri, quelli che partecipano alla mensa, sono stati multati perchè non rispettosi delle norme anti covid. Proprio nel momento in cui si trovavano in cosa per accedere alla mensa. Niente di eccezionale se si considera cosa dice la legge, la normativa per la sicurezza con tutte le sue regole e norme insomma, ma tutto molto eccezionale se si considera quel briciolo di umanità che in certi casi bisognerebbe far prevalere.
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Multati in fila per la mensa: parola a parroci ed agenti
Don Giacomo Martino, direttore di Migrantes, si è espresso in merito alla vicenda, spiegando che è si giusto rispettare le regole quanto queste esistono, ma che sarebbe anche opportuno mostrare quel tanto di umanità necessaria a comprendere determinate situazioni. Certe dinamiche certo, non si vuol dire siano naturali e difficili da contenere, ma di certo non è cosa semplice provare a far rispettare una fila, secondo certi canoni all’esterno di una mensa per i poveri.
Il comandante dei vigili urbani di zona ha invece spiegato che più volte era stato segnalato quel mini assembramento e più volte gli stessi agenti avevano provveduto a far si che la situazione tornasse in una modalità che potesse anche rispettare le regole anti covid. Ma in quell’occasione la cosa non è andata nel verso giusto e quindi i vigili sono stati costretti a multare alcune persone, una delle quali, per aver dichiarato di essere minorenne anche denunciata.
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