Le prime parole della diciottenne coinvolta nella notte di terrore milanese con l’imprenditore Alberto Genovese.
Emergono maggiori dettagli da quella che è stata definita una festa degli orrori, con protagonista Alberto Genovese, il noto imprenditore, che avrebbe di fatto drogato, e violentato per ore una ragazza 18enne. Genovese in carcere da inizio novembre, avrebbe del tutto perso il controllo in uno dei classici festini a base di droga ai quali spesso organizzava e partecipava, ma questa volta è partita l’indagine e sono scattate le manette perchè quello che è successo è qualcosa di assolutamente orrendo.
La giovane 18 enne, parla per la prima volta attraverso il suo avvocato, e chiarisce che si quella sera non ricorda nulla. Soltanto il sentimento di paura e angoscia dovuto probabilmente all’effetto delle droghe ed allo stato di sequestro, perchè di questo si è trattato. Si è raccontato addirittura di una persona messa alla porta della ragazza, per controllare che non scappasse. Uno scenario assolutamente terrificante.
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La testimonianza della 18enne: “Non me la sono andata a cercare”
La ragazza ha poi chiarito la sua posizione, in merito ai tanti commenti susseguitisi in questi questi giorni. Si è parlato del suo atteggiamento, che in qualche modo si sarebbe andata a cercare quella situazione. A questo la ragazza ha risposto che ha solo 18 anni e voleva divertirsi ad una festa alla quale era stata invitata, e dalla quale non immaginava potesse andare via avendo vissuto un vero e proprio incubo. Perchè di questo si è trattato.
I legali di Genovese invece, raccontano di una verità non del tutto esaustiva e che ci sarebbero degli altri elementi che non sono ancora balzati agli occhi delle cronache, che in qualche modo potrebbero far rivedere la posizione del proprio assistito.
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