Zone rosse: ok alla mobilità tra comuni per risparmiare

Molte regioni d’Italia sono ormai zone rosse e quindi non sono consentiti spostamenti se non per motivi d’urgenza e necessità. La decisione di alcuni sindaci potrebbe però creare delle polemiche 

zone rosse, spesa

Fare la spesa è una delle poche attività consentite in questa fase caratterizzata dalla seconda ondata di coronavirus. Con la suddivisione di zone rosse, arancioni e gialle ci sono regole precise da seguire per cercare di limitare il contagio.

Nel caso estremo in cui la propria regione sia stata dichiarata di colore rosso, le disposizioni sono pressappoco simili a quelle del lockdown nazionale di marzo e aprile. Dunque non sono consentiti spostamenti da comuni diversi da quello di residenza (se non per lavoro o motivi di salute). Qualcosa però potrebbe mutare vista l’interpretazione del Dpcm di alcuni sindaci della Toscana. 

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Zone rosse, il cambio di fronte dei sindaci della Versilia

In particolar modo i primi cittadini di alcuni comuni della Versilia hanno definito necessari gli spostamenti extra comunali per risparmiare sulla spesa. Per effetto di ciò hanno deciso di consentire alle persone di recarsi in località circostanti per effettuare acquisti di beni di prima necessità in supermercati o discount in cui è possibile spendere di meno.

I sindaci hanno spiegato chiaramente che la normativa consente questo genere d’interpretazione visto che soprattutto adesso il risparmio diventa una vera e propria necessità. Quindi, ci si può spostare a patto però che nel proprio comune non ci siano le giuste opportunità per fare economia.

Un precedente che potrebbe creare non pochi scompensi anche in altre parti d’Italia catalogate con lo stesso colore. La Toscana e la Campania sono state tra le ultime ad essere state definite zone ad alto rischio e sicuramente hanno bisogno di qualche giorno per adattarsi completamente.

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