I prezzi eccessivi per le visite mediche a domicilio per pazienti positivi al covid ha suscitato notevoli polemiche. Essendo erogato da privati però è consentito dalla legge
Che il covid per qualcuno sia anche motivo di guadagno di certo non lo scopriamo oggi. Se però ad aumentare i prezzi sono gli ospedali di certo viene naturale storcere il naso.
Il caso in questione è quello del San Raffaele di Milano che sul proprio sito ha pubblicato i prezzi per alcuni servizi inerenti il coronavirus. Si parte con il semplice consulto video o telefonico di un medico al costo di 90 euro. Il caso clou è quello inerente il costo della visita specialistica domiciliare con tanto di di diagnostica, che ammonta a 450 euro.
Sono previste 4 prestazioni in questo servizio, ovvero prelievo ematico, radiografia toracica, misurazione saturazione e consulto medico medico finale con consegna del referto.
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Covid, visite mediche a domicilio salate del San Raffaele di Milano: medici e consiglieri regionali in rivolta
A prendere parola sulla questione sono stati esponenti della politica, su tutti il consigliere regionale PD Matteo Piloni, che ha gridato all’ingrassamento del privato ai danni del pubblico.
Indignato anche Attilio Galmozzi medico dell’ospedale di Crema, che vuole scongiurare il pericolo che il covid possa diventare un business. Per questo lui e altri colleghi stanno ponderando di chiedere alla Regione Lombardia di intervenire.
Per onore di cronaca però è bene ribadire che si tratta di un servizio legale visto che è nella facoltà dell’azienda ospedaliera decidere i prezzi delle prestazioni. Probabilmente da un punto di vista etico e morale non è propriamente il massimo se rapportato anche con la profonda crisi economica. Però bisogna accettarlo e al tempo stesso sentirsi liberi di optare per altre soluzioni meno onerose.
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