Natale in casa! Quanto è giusto rischiare per le festività alle porte?

Al momento la discussine che regna sovrana su tutta l’opinione pubblica è legata esclusivamente al Natale.

albero di natale
Un albero di Natale addobbato (Fonte: Pixabay)

In questi giorni, l’unica preoccupazione degli italiani, ed a questo punto anche per il Governo, sembrano essere le festività natalizie. Come affrontarle, come gestirle, cosa si potrà o non potrà fare, dove si potrà andare. Insomma, una serie interminabile di dubbi e preoccupazione, ai quali pare addirittura debba rispondere il prossimo dpcm, che fino a qualche settimana fa, sembravano potessero essere improponibili, ed invece oggi.

Nel angusta palude delle zone rosse fioccanti a  nord, sud, est e ovest, l’Italia sembrava essere in balia dell’epidemia come mai prima d’ora, sacrificio, responsabilità, prevenzione sembravano essere i dogmi assoluti del momento. E oggi? com’è che oggi parliamo solo ed esclusivamente di Natale, di shopping, di preparativi e quant’atro? Cosa è cambiato tra ieri ed oggi? Ovviamente i conflitti tra esperti, scienziati ed istituzioni continuano, sena sosta.

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Natale in casa! Per la classe medica le festività libere sono una follia

Le proposte, le riflessioni si susseguono, cosi come le proteste, da parte di chi trova l’idea di poter minimamente immaginare un Natale di libertà, assolutamente fuori luogo. Sono i medici, i più scettici, qualche esperto pronto a seguirli, contrari, assolutamente non convinti del fatto che una soluzione del genere possa giovare alla nostra salute, di nazione. Anzi, in massa suggeriscono misure ancor più drastiche per quel periodo, con l’intento di scongiurare una terza ondata.

Una enorme nuvola di confusione, dubbi, paradossi, si addensa nei cieli italiani. Non si comprende la direzione dettata di chi ci guida, in certi casi. E il Governo? Il Governo dice, si, forse, vedremo, ma in realtà, probabile non sappia ancora cosa succederà nei prossimi giorni.

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