Undici i fermati in seguito alla manifestazione in piazza Venezia a Roma in cui hanno sfilato gruppo di negazionisti
Ennesima manifestazione dei negazionisti, ennesima sfilata a colpi di slogan molto discutibili, ennesima manifestazione non autorizzata di chi pensa che il Covid19 non esista, di chi pensa che indossare la mascherina non serva, di chi pensa che ci sia una cospirazione internazionale che imponga una dittatura sanitaria per tenere sotto scacco la popolazione, chi pensa possa esistere una dittatura sanitaria, magari spiegarne davvero il senso, della parola.
Roma ancora scenario di discutibili posizioni, come fu qualche mese fa, con i grandi raduni promessi, le folle oceaniche avrebbero dovuto dare la spallata al Governo, per poi ritrovarsi in 200, forse, a gridare di tutto, aggredire giornalisti e giurarla praticamente a chiunque. Storie di casa nostra, che però anche all’estero in alcuni paese, hanno trovato anime gemelle. Undici denunciati, alla fine, dopo la protesta, dopo la presenza abusiva in piazza, dopo gli slogan.
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Roma, proteste in piazza Venezia negazioniste: se ne vedranno ancora?
Intanto nel paese monta la protesta delle regioni, molto più silenziosa, che si consuma nelle stanze, nei palazzi. Comunicazioni non arrivate, provvedimenti presi in solitaria, numeri veri o presunti tali, autorizzazioni, scontri tra fazioni avverse e chi più ne ha più ne metta. Le Marche che manifestano la scarsa riconoscenza al Governo alla collaborazione data, e la Toscana che invece si rifà della convinzione di numeri vecchi, che ne hanno determinato il declassamento in zona rossa.
E poi la Campania, nello scontro ormai continuo e duraturo con chiunque, istituzioni nazionali comprese. E i negazionisti? Ogni tanto fanno la loro comparsa, provano a smuovere, si agitano, ma di fatto, quasi nessuno li ascolta, almeno di persona. Chissà se se ne vedranno ancora di certe manifestazioni.
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