E’ stata l’ultima ad arrendersi alla furia omicida-suicida del padre che a Carignano ha sterminato tutta la famiglia. Il dono di Aurora.
Aurora e Alessandro erano gemelli sempre sorridenti, come in foto. La follia e la gelosia del loro papà ha spento per sempre quell’immagine gioiosa. Aurora è stata l’ultima a morire dopo che Alberto Accastello ha sparato a tutta la famiglia: a suo fratello, alla mamma e persino al cane che tanto amava. Era stata ricoverata nell’ospedale Regina Margherita di Torino, ha lottato per due giorni, ma poi si è arresa.
Eppure, quel sorriso bellissimo in realtà non si è spento per sempre, se non per il suo piccolo viso. Quel sorriso tornerà ad esprimersi in tutto il suo splendore, nel corpo di un altro, magari di un bambino come lei. I nonni materni, infatti, quando è stata dichiarata la morte cerebrale della nipotina che non hanno lasciato sola nemmeno un istante, hanno deciso di donare gli organi di Aurora. Il suo cuore batterà ancora, i suoi occhi vedranno ancora e si illumineranno ancora.
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Strage di Carignano, l’ultimo grande gesto d’amore della piccola Aurora: il suo cuore tornerà a battere
Aurora è morta per mano del padre, Alberto Accastello, che aveva rivolto una pistola contro la moglie e i due figli prima di togliersi la vita. Un colpo alla testa contro Barbara Gargano, che è deceduta sul colpo, contro il figlio Alessandro, morto mentre veniva trasportato in ospedale, e contro Aurora. Lei si è spenta giovedì, dopo aver lottato in terapia intensiva.
La tragedia è avvenuta nella notte tra domenica e lunedì a Carignano, in provincia di Torino. L’omicida-suicida, prima del tragico gesto, chiamò il fratello: un avviso di morte. “Tra poco non ci sarò più” e ha poi scaricato il caricatore della sua pistola regolarmente detenuta.
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