Nell’anno caratterizzato dal lockdown più che frequente nel corso di mese, schizza la vendita on line. Il peso dell’emergenza.
In un anno caratterizzato dall’impossibilità di muoversi, negozi chiusi, mezzi di traposto ovviamente impraticabili, c’è un settore che nonostante i lockdown di marzo, ha tenuto alla grande, e anzi ha prodotto utili da capogiro. Facile da immaginare no? L’e-commerce, la possibilità insomma di acquistare attraverso una piattaforma on line tutto quello che ci occorre, ed anche quello che non ci occorre, diciamoci la verità.
Oggi, basta uno smartphone per farsi arrivare a casa qualsiasi cosa, ed ormai gli utenti arrivano ad acquistare praticamente tutto on line, dal prodotto alimentare a quello tecnologico, passando per il vestiario, scarpe, accessori e quant’altro. Un settore che negli ultimi anni è letteralmente esploso sotto il lancio di servizi d’assoluto vantaggio da parte di aziende che ormai hanno letteralmente preso il controllo del mercato, vedi Amazon.
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Emergenza Covid19, sorride solo l’e-commerce: come sono cambiate le nostre abitudini?
Soltanto in Italia, quasi 60miliardi di ricavi dalle vendite on line. Un settore, che come detto in un periodo in cui uscire di casa era di fatto proibito, ha letteralmente spiccato il volo. Un settore che ha di fatto cambiato anche le nostre abitudini di vita, accentuata in maniera esasperata nel corso del lockdown, ma di fatto, dinamica già presente da qualche anno, perchè ormai, siamo onesti, c’è niente, o quasi non troviamo comodo acquistare on line.
A descrivere ii fenomeno in quest’anno è un report presentato da Netcomm, nato in collaborazione con The European House – Ambrosetti. Nell’analisi, si sottolinea come il settore sia, di fatto, al terzo posto tra le 99 attività economiche nel nostro paese, un dato pazzesco se si pensa a cosa fosse soltanto pochi anni fa questo settore. Una crescita esponenziale, anno dopo anno, favorita, nell’ultimo periodo, anche, purtroppo dall’epidemia di Covid19.
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